“La noia, la noia, la noia! Io non ci vivo più. Restaci tu qui”. Sono i versi che Vasco Rossi cantava nel 1982, contenuti all’interno dello stupendo 45 giri “Vado al Massimo”, ma anche quelli che probabilmente hanno pensato i tanti tifosi viola che hanno assistito al match tra Verona e Fiorentina. Un match che avrebbe potuto alimentare le speranze di una corsa Europa che al momento viaggia con il freno a mano tirato – viste anche le sconfitte di Milan e Bologna e il pari della Lazio – ma dove invece non succede assolutamente niente prima dello psicodramma finale. Terza sconfitta consecutiva e crisi nera per la squadra di Palladino.
De Gea 6: impegnato nel primo tempo da un tiro dalla distanza di Sarr e poco altro. Non dà l’idea di essere nel suo momento di forma migliore, ma sul gol è incolpevole.
Dodò 5: forse lo specchio della netta discesa verticale della Fiorentina. In calo assoluto rispetto a quel bel terzino che nella prima parte di stagione macinava chilometri e chilometri sulla corsia di destra, contenuto completamente dalla difesa avversaria.
Comuzzo 6: molto irruento e spericolato nel cercare costantemente l’anticipo: certe volte gli viene bene, altre meno. Prova comunque sufficiente.
Ranieri 6: ancora titolare dall’inizio nonostante Comuzzo e, soprattutto, Pongracic diano l’impressione di star meglio. Bravo però nel secondo tempo a deviare un tiro di Sarr molto pericoloso.
dal 72’ Marí 5: colpevole in occasione della rete, debutto horror con la maglia viola.
Parisi 5,5: meglio rispetto a Dodò ma anche per Parisi vale più o meno lo stesso discorso. Poca spinta e pochi spunti, nonostante davanti a lui ci sia Faraoni. Il che è tutto dire.
Mandragora 5: mai una soluzione se non una punizione calciata nella ripresa sul secondo anello del Bentegodi.
dal 67’ Richardson 5: ammonito per un (non) fallo dopo due minuti, ingresso vergognoso.
Cataldi 5,5: mai una soluzione se non una punizione calciata nella promo tempo sulla barriera posizionata da Montipò.
Zaniolo 5: la grande delusione di giornata. Valentini gli concede pochi spazi ma lui sembra non avere il passo per poter far la differenza dall’inizio. Costantemente anticipato, offre un’unica soluzione a Kean.
dal 84’ Caprini S.V.
Beltran 5: quando la partita è bloccata e servirebbe un guizzo è quanto di più lontano possa esserci da un calciatore efficace. Forse entrando dalla panchina offrirebbe anche una soluzione a partita in corso per una squadra che non riesce a cambiare pelle nei secondi tempi.
Folorunsho 5,5: continua a non convincere assolutamente nella posizione di esterno ma le uniche “occasioni” nel primo tempo arrivano da suoi cross. Esce anzitempo per un non ben precisato problema fisico.
dal 72’ Ndour 5,5: chi l’ha visto?
Kean 5,5: la partita non è delle migliori ma adesso per lui conta la salute: si accascia al 65’ per una ginocchiata alla testa ed è costretto ad uscire dal Bentegodi in ambulanza. La fortuna è cieca, la sfiga ci sta vedendo anche troppo bene. Forza Moise.
dal 67’ Fagioli 5,5: non facile giocare mezz’ora di una partita che non aveva più nulla da dire già a metà primo tempo.
All. Palladino 4,5: terza sconfitta consecutiva per una Fiorentina che, soprattutto contro le “piccole”, si scioglie come neve al sole. Non un’intuizione, non un cambio di assetto. La Fiorentina vista a Verona è il nulla mischiato al niente e adesso per il tecnico è doveroso qualche processo. Ennesima gara in cui si rinuncia alla qualità in fase di costruzione prediligendo una mediana più accorta con Mandragora e Cataldi. Da rivedere la posizione di Folorunsho: Palladino se ne faccia una ragione, l’ex Napoli non è Bove. Gestione abbastanza assurda dei cambi. Il Verona prima di oggi aveva statistiche difensive pessime ma nel secondo tempo è sembrata l’unica squadra in campo e alla fine la vittoria è più che meritata. Adesso per la Fiorentina si apre una settimana lunghissima e l’infortunio di Kean getta ulteriore benzina su un fuoco particolarmente vivo.