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LE PAGELLE / Fiorentina fa 7 su 7. Ranieri-Comuzzo un muro. Kean, vi ricorda qualcuno?

La Fiorentina sembra ormai conoscere soltanto il verbo vincere. Settimo successo consecutivo – tra campionato e Conference League – e un terzo posto a tre sole lunghezze di distanza dal Napoli. Firenze sogna sulle ali di una squadra che ha riscoperto una fase difensiva più solida che mai e che davanti ha un bomber che a Firenze mancava da tanto, troppo, tempo. È ancora presto per dire quel che potrà essere, ma con queste ultime due vittorie in trasferta a Genova e Torino, sudate, sofferte e agguantate con forza, i viola si candidano ad un ruolo da assoluti protagonisti.

LE PAGELLE

De Gea 6 – Spettatore non pagante di una partita che, complice l’assenza di Zapata e l’infortunio dopo 15 minuti di Che Adams, mette subito il Torino alle corde. Graziato dal palo sul tiro ravvicinato di Pedersen.

Dodò 6,5 – Da settimane in queste pagelle scrivo di quanto questo ragazzo stia impressionando dal punto di vista fisico. Ecco, tocca ripetersi anche oggi. Sul finale potrebbe anche chiudere la partita con un contropiede che trova la respinta di Milinkovic-Savic. In generale, però, è straordinaria la sua crescita in fase difensiva. La Nazionale sarebbe la giusta ricompensa per un giocatore che, migliorando leggermente sotto porta, potrebbe essere tra i top in Italia in quel ruolo.

Comuzzo 7 – Stiamo volando, siamo in zona Champions e quindi perdonatemi i voli pindarici. La sicurezza che dà questo ragazzo in fase difensiva ricorda molto quella che con Montella trasmetteva un giovane Stefan Savic. Sempre al posto giusto nel momento giusto, sempre pulito e preciso negli anticipi, sempre più a proprio agio con la palla tra i piedi. Abbiamo per le mani un diamante purissimo.

Ranieri 7,5 – Che incubo averlo da avversario in gare come quella di oggi, che gioia averlo nella propria squadra. Solita grinta pazzesca in fase difensiva impreziosita da un assist al bacio – con cordiale partecipazione del granata Maripan – per il gol vittoria di Kean.

Gosens 6 – Oggi forse meno brillante di altre volte, si fa saltare in un paio di occasioni da Pedersen, che nella prima spreca e nella seconda trova un palo. Forse in debito di ossigeno, contro l’Apoel beneficerà di un turno di meritatissimo riposo.

Bove 6,5 – Anche oggi solito grande lavoro di recuperi e impostazione. Emerge con il passare dei minuti e soprattutto nel finale è preziosissimo a interrompere qualche ripartenza avversaria che avrebbe potuto far male.

Richardson 6 – Non si è ancora ben capito quali siano le sue caratteristiche, ma tutto sommato non sfigura quasi in niente. Nonostante il fisico imponente deve però cercare di aumentare sensibilmente i giri.

dal 63’ Adli 6 – Non entra in modo brillante come fatto contro il Genoa ma è importante sul finale nella gestione della palla.

Colpani 6 – Tanta corsa in fase di non possesso, tanto aiuto a Dodo in copertura, Colpani ha capito con umiltà che per ritagliarsi il suo spazio a Firenze doveva togliersi lo smoking firmato per indossare i preziosissimi abiti da lavoratore. Anche lui forse un po’ stanco.

dal 63’ Ikoné 6 – pochi spunti nella mezz’ora in cui è rimasto in campo.

Beltran 6,5 – Leggero passo indietro rispetto alle ultime grandi prestazioni ma solita partita ricca di spunti qualitativi. Dal suo recupero passa molto nella stagione della Fiorentina, tanto che adesso è quasi riduttivo considerarlo la ‘riserva di Gudmundsson’.

dal 75’ Mandragora – S.V.

Sottil 6 – Meno preciso e ispirato rispetto alle ultime partite, ma questo ragazzo sembra essersi calato perfettamente nella dimensione di comprimario. Altro giocatore che Palladino sta pian piano recuperando, per mentalità e concentrazione.

dal 63’ Kouame 6 – Come Ikoné anche lui non riesce a incidere più di tanto dal suo ingresso in campo.

Kean 8 – Ma quant’è che un giocatore a Firenze non aveva un impatto così devastante nell’immediato. Senza voler far paragoni, a me tocca andare indietro con la mente ai vari Momo Salah o Giuseppe Rossi. Anche oggi ha una palla giocabile e realizza una rete. In 13 gare – tra campionato e Conference – ha già eguagliato il record di gol+assist fatti in Italia, alla Juventus, nella stagione 2022/23. Peccato che all’epoca di partite ne servirono 40. Un gioiello incompreso che arriva dalla Juve e che a Firenze viene amato come una star, vi ricorda qualcuno…?

Dall’85’ Biraghi – S.V.

Palladino 8 – Ripropone 9/11 visti al Ferraris, recuperando Comuzzo e Moise Kean e trova la settima vittoria di fila che risponde alle vittorie di Juventus e Atalanta, regalando un momentaneo secondo posto in classifica. Ha il merito di aver portato una serenità e una mentalità da grande squadra in un gruppo pressoché nuovo, fatto di tanti elementi forse bistrattati un po’ troppo in fretta dalle rispettive squadre di provenienza. La Fiorentina continua a vincere nonostante le assenze di alcune pedine fondamentali come Gudmundsson e Cataldi e soprattutto è una squadra che trasmette tremenda solidità: secondo clean sheet in trasferta e unica squadra in Serie A a non aver preso ancora gol tra il 60’ e il 90’. Quando il gioco si fa duro la Fiorentina inizia a giocare, e partita dopo partita sognare in grande diventa sempre meno folle.

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