La notizia l’hanno data gli stessi giocatori dell’Antella, o meglio i 5 ufficialmente esclusi dal progetto, attraverso una lettera inviata ai colleghi di Almanacco Calcio Toscano: la squadra biancoceleste ha perso altri due pezzi.
Quello che sta succedendo in casa ripolese ha dell’incredibile: le 5 bandiere dell’Antella sono state tutte ammainate nel giro di pochi giorni. Niccolò Mignani, Matteo Picchi, Lapo Tacconi, Gianluca Maresca e Matteo Merciai non fanno più parte del progetto tecnico, decisione della società che ha lasciato di stucco tifosi, addetti ai lavori e gli stessi compagni di squadra.
Che, come si legge nella lettera girata ad Almanacco, “hanno assistito tutti al confronto duro con la società negli spogliatoi. Nello specifico le modalità sono state talmente brutte da convincere altei ragazzi ad andare via, e parliamo di Sacha Manetti e Luca Grattarola”. Altri due – entrambi classe 1998 – col biancoceleste addosso da anni, altre due bandiere.
La lunga lettera dei 5 epurati racconta nel dettaglio come siano state comunicate le motivazioni dei “tagli” da parte dell’Antella ad ognuno dei giocatori. Da chi era stato accusato di essere entrato svogliato nel match contro la Baldaccio Bruni (Tacconi e Merciai, subentrati sull’1-3) a Mignani che ha giocato soltanto 5 minuti in stagione per un infortunio alla spalla e che anzi stava cercando di velocizzare i tempi di recupero per rientrare il prima possibile a dare una mano. La lettera si arricchisce di considerazioni dure: “Quest’Antella purtroppo non ci rappresenta, non rappresenta i valori che ci hanno contraddistinto per anni. Siamo stati accusati di essere troppo uniti, ma questo non dovrebbe essere un problema per nessuna squadra, anzi, viene sempre chiesto di fare gruppo: nel nostro caso invece è stato travisato e visto come una minaccia. Siamo sempre stati tutti a disposizione di mister Francini”.