Notizie in Tempo Reale dal Territorio

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Caos Fiorentina, il giorno dopo lo scossone: il tifo invoca Sarri mentre Pradè…

La Fiorentina sta forse vivendo il punto di maggiore difficoltà nella gestione di Rocco Commisso. Alle dimissioni presentate nella giornata di ieri da Raffaele Palladino ha fatto seguito questa mattina un comunicato durissimo della Curva Fiesole:Ci ritroviamo anche a dover ascoltare parole inaccettabili sul nostro conto: Prima di parlare della Curva, caro Commisso: pulisciti la bocca”. L’attacco diretto al Tycoon americano, susseguito da quello ancor più efferato al direttore sportivo Daniele Pradè, già contestato nel corso dell’ultima gara di campionato disputata al Franchi contro il Bologna: “Lui è simbolo di una gestione sportiva fallimentare che va avanti da anni, principale responsabile della disaffezione di un intero popolo. Direttore: se hai un briciolo di dignità, segui l’esempio del “figlio Palladino”: levati dalle palle!”. Infine, a gettare ulteriore benzina su una fiamma già particolarmente accesa ci ha pensato il guanto di ‘sfida’ gettato in chiusura della nota: “Se scegliete la guerra con Firenze, siete destinati a perderla”. Un vero e proprio caos totale. 



Ed è normale, dunque, che in questo momento si stiano susseguendo rumors e voci tra i più disparati. Secondo quanto raccolto dalla redazione di Dai Colli Fiorentini, Pradè sarebbe stato particolarmente scosso dal comunicato. Il diesse aveva già detto nella conferenza stampa di fine stagione quanto la contestazione del Franchi lo avesse ferito: “Sono un essere umano come gli altri. Ho un’anima anche io, sono grandi delusioni. Lavoro, ci metto tutto, cerco di fare il meglio. L’anno scorso mi sono assunto delle responsabilità. Non ho una risposta precisa, sono cose che ti fanno male. Ma è normale, non sono un robot”. Lecito dunque aspettarsi, seppur ancora non ci siano state dichiarazioni ufficiali, che questo ennesimo atto di sfiducia possa averlo colpito nel profondo. Le sensazioni – dunque da prendere come tali – al momento non vedono uno scenario in cui Pradè possa dimettersi o essere allontanato, ma è chiaro che in questa situazione tutto possa cambiare in men che non si dica. 



Capitolo allenatore. Più le ore passano e più si sgonfia l’ipotesi di altre squadre alla base della separazione con la Fiorentina. Palladino avrebbe dichiarato ad alcuni media locali di essere arrivato ad un punto di non ritorno con una parte della dirigenza gigliata – lo stesso Pradè – e che sia questa l’unica motivazione che lo ha spinto a compiere un passo indietro. Restano comunque tanti punti interrogativi che forse soltanto il tempo potrà chiarire. Adesso la domanda delle domande è: chi sarà il prossimo allenatore della Fiorentina? Mentiremmo se vi dicessimo che sappiamo la risposta. Il pubblico di Firenze invoca il nome del beniamino Maurizio Sarri (ieri notte sono stati affissi uno striscione davanti al Viola Park e una serie di foto del tecnico toscano ai cancelli del Franchi e ai bandoni dello store di Via Goffredo Mameli), che da quanto ci risulta gradirebbe molto allenare la Fiorentina. Al momento l’ipotesi più accreditata è che si andrà su un profilo di esperienza, ecco perché anche Baroni e un ritorno di Pioli stanno guadagnando consensi. Occhio però anche a Daniele De Rossi, pupillo da sempre di Pradè. 

Torna in alto