TRA UN NICO GONZALEZ CHE ESCE E UN GUDMUNDSSON CHE ENTRA, INTANTO PARLA PONGRACIC
Una giornata interlocutoria quella di oggi in casa Fiorentina, che si avvia verso l’ennesima rivoluzione di mercato estiva. L’argomento principale è il sempre più probabile addio di Nico Gonzalez, che questa mattina ha fatto il proprio ritorno a Bagno a Ripoli per le consuete visite mediche di rito.
Il dieci argentino si è poi incontrato con il direttore sportivo Daniele Pradè, ribadendo il proprio volere di salutare Firenze perché considera il suo ciclo in maglia viola ormai chiuso. Il suo futuro potrebbe essere a tinte bianconere, con la Juventus in cerca di un esterno che possa andare a sostituire il partente Chiesa. Occhio però anche ad un ritorno di fiamma dell’Atalanta, specialmente dopo il terribile infortunio al ginocchio subito da Scamacca in amichevole.
Per un Gonzalez che saluta c’è un Gudmundsson che arriva. Sarà l’islandese il sostituto designato, con l’ufficialità attesa in settimana. Un’operazione da circa 25 milioni di euro totali, quella tra Fiorentina e Genoa, con i viola che verseranno subito nelle casse dei rossoblù una cifra tra i 5 e i 7 milioni per il prestito oneroso, con un diritto di riscatto fissato tra i 18 e i 20 milioni che potrebbe anche diventare obbligo a determinate condizioni.
Nel frattempo è stato presentato all’interno del Wind3 Media Center del Viola Park il difensore croato Marin Pongracic. “Quando ho saputo dell’interesse concreto della Fiorentina non ho avuto dubbi a venire qua”, ha detto l’ex Lecce, che sembrava ormai destinato ai francesi del Rennes. “È la prima volta che gioco a tre dietro”, ha aggiunto riguardo la nuova disposizione tattica di Palladino, e ha proposito del Mister: “Ho parlato con lui e mi ha detto quali fossero le sue idee di gioco e il modo in cui impiegarmi. Mi ha spiegato anche cosa si aspetta da me, il rapporto tra noi è buono. Il gol? Il sistema offensivo con cui giochiamo qua alla Fiorentina penso possa aiutarmi”.
Parole che sono già quelle di un leader, per quello che è il difensore centrale più costoso della storia gigliata: “Non mi mette pressione. È una bella cosa per me perché significa che il club mi voleva davvero. Mi dà fiducia più che pressione. Non è importante quanto mi pagano: che sia 5 o 15 io sono comunque interessato a dare sempre il massimo”.
Il difensore è arrivato per sostituire il partente Milenkovic, che il direttore generale viola Alessandro Ferrari ha voluto ringraziare personalmente: “Milenkovic per noi è un ragazzo fantastico. Pure nell’ultima telefonata con Commisso ha avuto parole d’affetto e amicizia nei nostri confronti. Ha dato tanto, passiamo a un altro ragazzo eccezionale, lo vedrete anche voi”.