La lunga notte insonne degli abitanti di Vallina e delle case affacciate sulla SP34 Via di Rosano, strada crivellata di problematiche. Oltre gli incidenti frequenti, oltre la necessità del bypass (che stanotte avrebbe fatto comodo), oltre ai lavori per la frana che vanno avanti dal 2014 (buon compleanno per i 10 anni), ecco quanto successo poche ore fa, a buio, in piena notte diventata presto senza sonno.
Il documento video che ci manda una residente di Vallina, legittimamente sdegnata, spiega molto, anzi tutto: un’interminabile sfilata di mezzi pesanti in coda lungo la provinciale, fermi. Oltre al rumore dei motori accesi, metteteci i clacson suonati senza interruzione. Traffico intenso alle 4 di notte, possibile? Si, causa chiusura del casello autostradale Reggello-Incisa in direzione sud, l’uscita obbligatoria ha dirottato tutta la viabilità autostradale su vie alternative. Navigatore e cartellonistica, da Incisa, hanno deviato i tir verso il Leccio, poi costeggiando Rignano, oltrepassando Carbonile e Pontassieve fino a Vallina, direzione Firenze Sud ma…
La congiunzione avversativa riguarda la SP34 fino a Viale Europa, dove si imbocca poi il raccordo: il doppio senso alternato in corrispondenza della frana, i semafori dentro al centro di Vallina e su Viale Europa, il cantiere avviato della tramvia antistante il Viola Park che restringe la carreggiata ad una sola corsia. Fattori che hanno reso la nottata un incubo ad occhi aperti, anzi spalancati, per i residenti con i mezzi impilati lungo la strada che dalle 2:00 alle 5:30 hanno alzato clamorosamente il volume, premendo il clacson come fossero le 17 di un pomeriggio qualsiasi.
Mancanza di rispetto degli autisti? Certo. Malgrado sia per loro orario lavorativo ci vorrebbe un pò di riguardo in più nei confronti del genere umano che vive nei dintorni. Si poteva evitare, si chiedono i cittadini? Una notte insonne, infrasettimana, fa sempre arrabbiare e girare clamorosamente le scatole: si poteva evitare, forse, considerando la chiusura autostradale annunciata e il dirottamento su una strada resa difficoltosa da cantieri, semafori, restringimenti, magari con l’impiego di agenti movieri in servizio.