Cascine del Riccio, ci risiamo: la pioggia di questi giorni, quasi incessante da domenica 13 aprile, ha causato nuove criticità sulla frazione divisa tra i comuni di Impruneta, Firenze e Bagno a Ripoli. La situazione, alquanto bizzarra anche a livello di amministrazione territoriale, vi era già stata raccontata in un precedente articolo: già lo scorso 14 marzo, infatti, giornata di gravi disagi nel fiorentino per esondazioni e nubifragi, le Cascine del Riccio erano finite sott’acqua a causa di vari fossi secondari usciti dal loro letto. Insieme ai residenti, vagando per le vie del paese, verificavamo l’oggettività della questione: ben vengano le casse di espansione per l’Ema, i cui espropri per la realizzazione sono già stati avviati ma, qui, il vero problema è legato ai torrenti affluenti, tombati o senza il necessario spazio per impedirne la fuoruscita.
Parliamo dei fossi di Monteripaldi e dell’Erta dei Catinai, del fosso di Barbera o del sottopasso autostradale, del fosso in via di Poggiosecco e di quello in via di Lanciala. Questa mattina, anche se in misura meno impattante rispetto all’ultimo episodio narrato, è successo di nuovo: la zona industriale ed in particolare via Guido Rossa è stata sommersa nuovamente da acqua fangosa, allagando la strada e soprattutto i magazzini dell’azienda Promel, già rimasta alluvionata il 14 Marzo. Un mese esatto dopo, “riborda”, come diremmo noi toscani. Anche in questo caso la responsabilità va ricercata nell’esondazione del fosso di Barbera, scolo autostradale che, in conseguenza della realizzazione della terza corsia A1 e dell’ampliamento della sede stradale, è oggi a ridosso delle fabbriche presenti in via Guido Rossa. Appena esce il fosso, non può far altro che entrare nei piazzali delle ditte e da lì, poi, dentro i magazzini ed i locali al piano terra.
Nel frattempo, in questo mese, qualcosa si è smosso ma ancora non è sufficiente: come già detto il Comune di Firenze sta effettuando gli espropri necessari per la realizzazione di una cassa di espansione adiacente all’Ema ed i rappresentati dei tre Comuni, assieme a referenti del Consorzio di Bonifica, hanno effettuato un sopralluogo sulla frazione. Gli abitanti tuttavia hanno chiesto la convocazione di un incontro pubblico per conoscere sviluppi futuri in chiave idrogeologica del paese ed attendono di sapere la prima data disponibile per riunire gli attori interessati (Consorzio di Bonifica, Autostrade ed enti comunali).