Il 2023 sarà ricordato a lungo in casa Sestese. Il Purgatorio della Prima Categoria è durato solamente pochi mesi, lasciando poi spazio al passaggio in Promozione dopo un campionato sostanzialmente dominato. Ora i rossoblù sono primi anche nella nuova categoria e hanno messo nel mirino un altro salto. Quello in Eccellenza. Lo sa benissimo Lorenzo Matteo, colonna portante della retroguardia: “Qualcuno in società è più scaramantico, a me non piace nascondermi: ci godiamo questo primato e ce lo aspettavamo”.
Come mai ve lo aspettavate?
“Oltre a me e mio fratello ci sono giocatori esperti come Biondi, Manganiello e Lenzini: gente che vale l’Eccellenza e anche la Serie D. Dovremo partire con una vittoria anche nel 2024, nello scontro diretto col San Miniato Basso”.
Il girone con San Miniato Basso e Belvedere pare assai tosto, in effetti.
“Può sembrare facile agli occhi di chi non è esperto, ma vi garantisco che è molto tosto. Atletico Maremma e Belvedere hanno speso molto più di noi. Per i nomi che hanno e per gli investimenti che hanno fatto sulla carta, San Miniato Basso e Belvedere sono le favorite. Noi dalla parte nostra abbiamo la miglior difesa di tutta la Promozione, con solo 5 gol incassati: c’era l’Affrico che ne aveva subiti quanto noi, poi ne ha incassati tre nell’ultimo turno. E quindi i migliori siamo noi”.
A questa difesa granitica corrisponde un attacco do che tipo?
“Ci manca una punta anche se Manganiello sta performando benissimo ultimamente: abbiamo ottime seconde punte, ma non c’è un vero e proprio bomber. Ma abbiamo vinto 11 partite su 14, tenendo per il resto numeri eccezionali: peccato solo per l’ultima di questo 2023, lo 0-0 con l’Urbino Taccola. Ma siamo ugualmente contenti”.

Quanto entusiasmo si respira a Sesto dopo anni complicati?
“Non c’è ancora una gran presenza allo stadio ed è un peccato. Su questo la piazza può sicuramente migliorare. Ma la società ha entusiasmo da vendere, due anni fa è retrocessa perché è mancata esperienza in certi reparti, quando la palla scottava. Nell’estate della ripartenza dalla Prima Categoria io e mio fratello ci siamo presentati qua dall’Eccellenza spiegando alla dirigenza che la nostra scelta forte era dettata dalla volontà di dare una mano alla squadra del nostro paese. E la società si è fatta trovare pronta rimettendo subito in piedi una rosa ambiziosa, ma allo stesso coi piedi per terra e mai presuntuosa. Ci stiamo calando volentieri in questa nuova mentalità”.
Sei uno dei simboli del nuovo corso della squadra e ti sei persino reinventato rigorista.
“Ex rigorista, per correttezza. Lo scorso anno ne ho segnati 10 su 10, in questa stagione invece ne ho sbagliati due. Quindi ho deciso di cedere il posto a Ciotola e Manganiello. Il primo è un 2004 impressionante, una quota fortissima che a mio avviso potrebbe giocare anche in Serie D, il secondo uno degli attaccanti più esperti che abbiamo. Mi è rimasta un po’ di amarezza per averne sbagliati due quest’anno, mi piaceva molto calciarli. Per l’appunto l’ho sbagliato proprio col Belvedere, nello scontro diretto”.
Parli della tua esperienza alla Sestese come di una vera e propria missione. Quando la riterrai conclusa? Portando la squadra in Eccellenza o anche più in alto?
“La missione mia e di mio fratello è molto apprezzata dalla società. Giacomo infatti è il capitano e io sono il suo vice. Noi siamo venuti qua per riportarla ad alti livelli, a me piacerebbe rivederla pure in Serie D perché l’ambiente e la modalità in cui si svolgono le cose merita palcoscenici importanti. Ma so che la società intanto vorrebbe rivedersi in Eccellenza”.
Sei un ex Grassina, coi rossoverdi hai giocato in Serie D. Avresti voluto incontrarli anche in quest’annata di Promozione?
“Moltissimo. Sento dire che il Girone B sia più facile rispetto a quello fiorentino, ma non sono d’accordo e mi vorrei confrontare anche coi rossoverdi per misurare la nostra forza. Poi non dimentico lo splendido rapporto con il paese e con la squadra: seguo sempre volentieri i risultati del Grassina”.
Il voto al 2023.
“Il mio voto è un nove. A livello sportivo è stata una bellezza assoluta. In Prima Categoria abbiamo dominato e non è stata una sorpresa perché siamo stati costruiti per ammazzare il campionato. Adesso in Promozione abbiamo la voglia di regalarci un’altra sorpresa, senza mollare la presa di un centimetro: se teniamo il ritmo del girone d’andata possiamo fare qualcosa di storico”.
La vittoria che ti è rimasta impressa più di tutte in questi 12 mesi.
“Quella col Belvedere, soprattutto per il nostro approccio. Abbiamo ribaltato la classifica prendendoci il primo posto. E pensare che alla vigilia eravamo terzi… Siamo riusciti a segnare e poi a tenere botta con il grande pregio che abbiamo, quello difensivo. A mio avviso è stata una gara di un’altra categoria”
Il gol che ti ha emozionato di più?
“Quello di Filippo Belli contro i Colli Marittimi. Un gol da centrocampo, una palombella che ha scavalcato il loro portiere. Mi ha lasciato spiazzato, non sapevo nemmeno come esultare: un campanile sotto l’incrocio, ci ha lasciato di stucco”.
Chiusura. Il grande sogno per il 2024.
“Vincere il campionato. Magari in società qualcuno mi brontolerà per la poca scaramanzia, ma lo dico apertamente”.