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Spese elettorali, Lista Schmidt: “Esposto minoranze servirà a fare luce su caso fiorentino, Pd cittadino e regionale non può restare in silenzio”

I Consiglieri comunali d’Opposizione della Lista Schmidt ovvero Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini intervengono con il seguente comunicato stampa relativamente alle spese elettorali. In particolare l’esposto contiene l’accusa di un sistema fiorentino di scambi di favore, in grado di condizionare (indirettamente) le elezioni comunali attraverso un finanziamento di soggetti privati ad alcuni esponenti politici. Poi, una volta vinte le elezioni, ecco la restituzione dei favori avuti con nomine e assegnazioni di servizi pubblici. La Lista Schmidt afferma: “Esposto minoranze servirà a fare luce su caso fiorentino, Pd cittadino e regionale non può restare in silenzio”.

“Quanto emerso nella vicina Prato sembra testimoniare e confermare l’esistenza di un sistema consolidato fatto di finanziamenti, pur certificati e trasparenti come da normativa elettorale, voti e soprattutto favori o facilitazioni. In piu, fa male leggere intercettazioni nelle quali una sindaca eletta viene derubricata ad “arnese”. È un problema che riguarda tutto il sistema Toscana, dove l’assenza di ricambio democratico genera pericolose commistioni e ambiguità, sulle quali la magistratura è chiamata a vederci chiaro.

È ciò che abbiamo cercato di ricostruire, con fatti, numeri, delibere e documenti, per quanto riguarda la realtà di Firenze, presentando un dettagliato esposto, al vaglio della magistratura. Sul piano politico abbiamo messo in luce l’esistenza di un sistema e quanto denunciato è solo la punta dell’iceberg. Questo sistema, radicatosi con Nardella, non è stato smantellato dall’attuale sindaca Funaro; anzi, esso si rafforza per la mancanza di una naturale alternanza nella gestione del potere, sempre salutare. E ciò compromette gli interessi collettivi, residuali rispetto a interessi di parte. E siamo convinti che l’esistenza di questo sistema comprometta l’operatività e l’autonomia dei sindaci, pur animati da buone intenzioni. Noi continueremo a vigilare, con massimo rispetto per inquirenti ed eventuali indagati, e, se necessario, integreremo il nostro esposto, perché appunto è solo la punta dell’iceberg.

È questo il compito delle minoranze: controllare, denunciare, proporre alternative. Si pone un problema politico strutturale: chi comanda nelle nostre città? Chi influenza le decisioni? Il PD cittadino e regionale non può continuare a trincerarsi dietro il silenzio, ma deve fare chiarezza su questi diffusi rapporti grigi tra amministratori e alcuni imprenditori spregiudicati. La Toscana merita questo? La Toscana merita di più”.

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