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Serie D- Buca scavata sulla linea di porta dalla Sangio, respinto il ricorso del Grosseto

Sorride la Sangiovannese, amara sorpresa pre-pasquale per il Grosseto. I maremmani hanno infatti visto respinto il loro ricorso al Giudice Sportivo dopo il pari per 1-1 pieno di polemiche al “Fedini” di San Giovanni (lo scorso 19 marzo) a causa delle porte più basse di circa dieci centimetri della norma. La gara, iniziata con 36 minuti di ritardo, aveva lasciato comunque l’amaro in bocca al Grosseto per via delle porte sistemate “artigianalmente” dai padroni di casa, che avevano scavato due solchi sulle linee e rendendole di fatto impossibili da calpestare. Ora la pronuncia ufficiale del Giudice Sportivo che dà ragione alla Sangiovannese: l’arbitro cagliaritano Caggiari e gli assistenti avevano del resto dato il benestare a giocare. E la Sangiovannese può esultare, vedendosi assegnati soltanto 300 euro di multa per il tardivo inizio della gara: al Grosseto, invece, anche l’amaro conto del reclamo da pagare. Gli unionisti hanno comunque reso noto, attraverso il presidente Fiorini, che ricorreranno in Corte d’Appello.

Questa la sentenza completa del Giudice Sportivo.

“Letto il reclamo fatto pervenire a seguito di tempestivo preannuncio dal Grosseto, con il quale si chiede di infliggere alla Asd Sangiovannese 1927 la sanzione della perdita della gara in epigrafe, per avere il sodalizio presentato al direttore di gara, prima dell’inizio gara, specifica riserva scritta in merito all’altezza delle porte e che l’arbitro avrebbe autorizzato lo svolgimento della gara ‘in condizioni di assoluta irregolarità del campo di gioco’, non avendo la Sangiovannese rimediato alla situazione denunciata dal Grosseto, bensì creato una sorta di fosso-solco esattamente in corrispondenza della linea di porta che, oltre a rendere disomogeneo il terreno, essendosi creato uno scalino, lo ha reso certamente più pericoloso”. Lette le controdeduzioni della Sangiovannese, con cui si chiede il rigetto del reclamo e la omologazione della gara; rilevato come il direttore di gara, nel proprio referto, affermi chiaramente che: a) la società Grosseto presentava alle 14.28 una riserva scritta che contestava l’irregolarità delle porte del terreno di gioco; b) il direttore di gara, con l’ausilio dell’attrezzatura messa immediatamente a disposizione dalla squadra locale “accertava che l’altezza di entrambe le porte era di 235 cm”; c) in seguito ad immediati lavori di sistemazione, la società locale è riuscita a regolarizzare le porte e le sue relative dimensioni; d) in ragione di quanto precede la “gara è iniziata con 36’ di ritardo (15.06). Il direttore di gara, a cui è rimessa ogni valutazione sulla regolarità del terreno di gioco, su richiesta di codesto giudice sportivo, ha inviato un supplemento al proprio referto di gara in cui non offre alcun riscontro alle circostanze lamentate dal sodalizio reclamante, ma a maggior chiarimento dettaglia quanto già esposto, specificando che la società ospitante ‘ha immediatamente provveduto ad abbassare il dislivello che era presente nelle linee di porta’ e successivamente il medesimo primo ufficiale di gara ha provveduto ‘insieme ai dirigenti e ai capitani delle due squadre’ a misurare ‘la distanza tra l’estremità bassa della traversa e la linea di porta che misurava 2,44 mt, così da rendere regolari le porte del terreno di gioco”.







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