“In classe con abiti pesanti e giubbotti per combattere il freddo”. È questa la situazione che stanno vivendo da mesi alcuni studenti e studentesse – oltre che i professori – dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore ‘Gobetti–Volta” di Bagno a Ripoli a causa del malfunzionamento dei termosifoni. A denunciare tale situazione, attraverso una segnalazione giunta in redazione, è un genitore rappresentante di classe di una studentessa dell’ala scientifica della struttura scolastica, che ai nostri taccuini ha raccontato le numerose sollecitazioni portate avanti nel corso delle ultime settimane, senza però ottenere finora nessun risultato né una risposta ufficiale da parte della scuola.
“Ho effettuato la prima segnalazione lo scorso 13 dicembre tramite una PEC inviata alla segreteria amministrativa e al Preside” ha detto la rappresentante di classe in questione, che si è vista rimbalzare di persona in persona senza che nessuno potesse veramente aiutarla, nel più classico dei ping pong burocratici in cui spesso cadono vittime i cittadini. “Qualche giorno dopo, il 17 dicembre, senza aver ancora ottenuto alcuna risposta, ho chiamato la scuola, la quale mi ha comunicato che di queste cose se ne occupa la Città Metropolitana di Firenze. A quel punto ho chiamato il Responsabile dei Servizi Ambientali della Città Metropolitana, il quale mi ha riferito che anch’esso non poteva fare molto se non stimolare la ditta di manutenzione che ha in appalto la gestione dell’Istituto per un sopralluogo. Nel frattempo ci sono state le vacanze di Natale ma martedì 7 gennaio, quando gli studenti sono rientrati in classe, nulla era cambiato: il riscaldamento continua a non funzionare”.
Quello ‘Gobetti-Volta’ non è però un caso isolato: nei mesi scorsi era capitato anche all’Istituto Tecnico per il Turismo Marco Polo, con ragazzi e ragazze che decisero di occupare la scuola perché l’impianto di riscaldamento non funzionava.
Come sempre, saremo ben disponibili nel raccogliere la testimonianza del dirigente scolastico dell’Istituto Superiore ripolese nella speranza di poter risolvere definitivamente la questione.