La scuola è iniziata mercoledì scorso, 15 settembre ma il gruppo consiliare VIVA, Cittadini per Greve in Chianti, esprime in un comunicato tutti i suoi dubbi sul trasferimento delle classi materne da Panzano a Greve. Il motivo, come è noto, è da ricercare nei lavori strutturali della scuola panzanese che ha costretto l’amministrazione a trovare soluzioni alternative, come la seguente: le classi delle elementari traslocate nella struttura adiacente detta delle “capraie” mentre le due classi delle materne spostate alla Munari di Greve in Chianti, fino a dicembre. Temono oltre i consiglieri Secchi e Baldi:
“I consiglieri Simone Secchi e Fabio Baldi ad un mese dalla delibera della Giunta del 19 Agosto che dava un preciso indirizzo alle scelte dell’Amministrazione Comunale, rilevano come per la ricollocazione della scuola dell’infanzia nella ex scuola materna privata di Panzano non sia stata mossa foglia: nessuna richiesta è stata presentata per ottenere il parere della Sovrintendenza e già circolano, secondo noi strumentalmente, voci sui costi molto alti della ristrutturazione.
Noi diciamo che, di fronte al bene primario dell’istruzione non si possono fare distinguo sui costi di un intervento necessario: l’Amministrazione Comunale di Greve in Chianti ha la responsabilità dei ritardi e delle incertezze che hanno portato a questa situazione incresciosa, così come abbiamo messo in evidenza durante il Consiglio Comunale del 30 Agosto.
Il Consiglio Comunale del 30 Agosto ha sancito, di fronte a tanti cittadini di Panzano, la volontà di tutte le forze politiche di limitare a due mesi il sacrificio dei piccoli alunni della scuola dell’infanzia, costretti a venire a Greve in Chianti anche nel momento più delicato del primo inserimento. Ma se nessuno si muove e si dà credito alle voci sui costi eccessivi come si può pensare che a Natale i bambini della materna ritornino a scuola a Panzano?
A questo punto si consolida il sospetto che tutto fosse già deciso per portare tutti a Greve e poi chiudere la scuola di Panzano.
Ed il sospetto è ancora più forte quando si pensa che non è stata nemmeno presa in considerazione l’ipotesi di ricollocare anche la scuola dell’infanzia nell’edificio del Centro Civico di Panzano dove lo spazio c’è. La motivazione ufficiale è che lì non c’è il giardino essenziale per la scuola dei più piccoli; ma anche alla Munari di Greve il giardino non c’è. Non c’è ora per i due, tre, quattro mesi ipotizzati nelle delibere della Giunta e del Consiglio Comunale; ma non ci sarebbe stato neanche per i due/tre anni ipotizzati dalla Giunta nella riunione del 20 Luglio scorso.
Un vecchio proverbio toscano dice che le bugie hanno le gambe corte.
Noi diciamo che se l’Amministrazione comunale di Greve in Chianti ha deciso di chiudere la scuola di Panzano e portare tutti a Greve deve dirlo con chiarezza ed assumersene la responsabilità, metterci la faccia, non scaricare la responsabilità sulla burocrazia, i costi ed anonimi professionisti come ha fatto finora affrontando tutta la vicenda con assoluto pressapochismo.
La scuola è una cosa seria e va gestita seriamente con investimenti di personale, di risorse ingenti, di attenzione continua ai problemi ed alle richieste di chi quel mondo lo vive ogni giorno.
Ritornando un attimo indietro, il 30 Agosto anche noi abbiamo votato un ordine del giorno unitario predisposto dalla Giunta, rinunciando a mettere in votazione il nostro documento per evitare strumentalizzazioni ed inutili battibecchi sulle parole. A noi interessa la sostanza degli impegni assunti dal Consiglio Comunale ed abbiamo inteso votarlo nonostante fosse ingiustamente celebrativo dei meriti della Giunta, perchè vogliamo aver titolo a controllare che almeno le poche generiche promesse fatte siano rispettate.
Poche generiche promesse diciamo con forza, perchè l’unica cosa certa è che i bambini della scuola materna, bambini di tre, quattro e cinque anni dal 15 Settembre vengono a scuola a Greve in Chianti in un locale ampio ma senza un giardino. L’altra certezza strappata dai cittadini di Panzano, grazie al lavoro ed alla prontezza di tecnici locali è quella che la scuola primaria rimane a Panzano nei locali del Centro Civico, dove i lavori provvisionali sono effettivamente stati fatti.
Sventato solo in parte insomma il tentativo maldestro di portare tutto a Greve in Chianti addossando la responsabilità ad un anonimo ingegnere. Le altre infatti sono solo promesse generiche e lo stiamo vedendo nel concreto a quasi un mese dal primo atto esecutivo che il Consiglio ha solo formalmente rafforzato: per questo occorre vigilare e pungolare l’Amministrazione Comunale.
Per la ristrutturazione della vecchia scuola comunale invece siamo davvero in alto mare: ancora non sono stati consegnati i risultati delle analisi dei saggi fatti nel 2019/2020 per la verifica di vulnerabilità sismica. Infatti la relazione consegnata il 14 Luglio 2021 è fatta solo sulla base di “dati da letteratura” in merito alle verifiche sismiche di secondo livello.
E pensate che contrattualmente dovevano essere concluse in 60 giorni. D’altra parte nell’unico atto che riporta alcune date, ovvero la delibera della Giunta del 19 Agosto 2021, il noleggio dei container per i bagni dei piccoli ospiti della scuola materna è fissato fino al Giugno 2023 ed il Sindaco ha parlato di possibile proroga di sei mesi: chissà, nella primavera 2024 ci sono le elezioni amministrative e quindi forse qualche nastro andrà tagliato.
Ma ancora non sono stati dati incarichi per la progettazione del nuovo: basterà il 2021 per avere il progetto? Poi ci sarà da trovare il finanziamento, modificare tutti i piani degli investimenti. Per la gara serviranno almeno sei mesi; per la realizzazione sicuramente più di un anno. Per la ristrutturazione del tetto era prevista una spesa di 500.000,00 €, per la messa a norma sismica si sente parlare di 1.500.000,00 di €.
A questo punto forse sarebbe stato meglio parlare di demolizione totale e realizzazione di una nuova scuola non solo sicura ma anche bella, energeticamente autosufficiente, luminosa ed attraente come deve essere una nuova scuola secondo le normative vigenti. Questa è la proposta che abbiamo fatto in sede di Consiglio Comunale straordinario: ci vorranno meno soldi, sicuramente meno tempo ed il risultato sarà di sicuro quello di un edificio migliore da ogni punto di vista.
Queste proposte, queste riflessioni insieme ad una ricostruzione puntuale delle inadempienze dell’Amministrazione Comunale ed ad una denuncia del pressapochismo di Sindaco ed assessori competenti sono stati censurati dal Comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale. Il comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale, infatti, inviato alla stampa locale sullo svolgimento del Consiglio Comunale straordinario di Panzano è gravemente fuorviante in quanto non riporta in alcun modo la posizione dei gruppi di minoranza e non riporta la straordinaria preoccupazione dei genitori di fronte alle incertezze ed alle inadempienze della Giunta Sottani.
Questo fatto evidenzia come si usi in maniera distorta il danaro pubblico per fare solo propaganda alla Giunta ed al Sindaco, quando invece sappiamo che il Consiglio Comunale vede la presenza di gruppi di maggioranza e di gruppi di minoranza. La deontologia professionale di chi esercita il fondamentale compito di fornire informazione pubblica ( ai sensi della L. 150/2000) pagata con i soldi di tutti i contribuenti, dovrebbe garantire che quando si fa il resoconto di un importante iniziativa quale quella di un consiglio comunale convocato dalle minoranze e dai cittadini, si riportasse anche l’opinione dei gruppi di minoranza; questo soprattutto se si tratta di opinioni molto argomentate e non rappresentate da quattro parole messe in croce, quali ad esempio quelle dei rappresentanti della maggioranza.