Da ieri, giorno simbolico in quanto patrono fiorentino, Firenze ha la sua prima sindaca: è Sara Funaro, eletta con il 60,6% di voti contro al 39,4% di Schmidt.
Conosciamo meglio la prima donna a ricoprire l’incarico più importante dell’amministrazione cittadina: classe 1976, nipote ‘d’arte’ di Piero Bargellini, il ‘sindaco dell’alluvione’, alla guida di Palazzo Vecchio quando le acque dell’Arno invasero la città il 4 novembre 1966.
Sara Funaro vanta una lunga esperienza in Comune, essendo stata parte delle giunte di Dario Nardella in entrambi i mandati del primo cittadino uscente. In quella appena passata ha ricoperto il ruolo di assessora a educazione, welfare e immigrazione. Nel primo mandato Nardella aveva invece le deleghe a welfare e sanità, casa, pari opportunità, accoglienza e integrazione.
Laureata in psicologia a Firenze, si è specializzata in psicoterapia con un corso quadriennale in psicologia clinica. Funaro ha svolto un corso di perfezionamento in psicoterapia fenomenologica all’Università di Urbino e ha frequentato un master di etnopsichiatria con docenti del Centre Devereux di Parigi. Negli anni ha lavorato come psicoterapeuta clinica, come formatrice del personale e come supervisore di realtà che lavoravano con persone provenienti da situazioni traumatiche, in particolar modo situazioni migratorie.
Per Funaro una delle priorità è sempre stata l’attenzione al sociale: ha iniziato a fare la volontaria da adolescente con ragazze e ragazzi disabili, ha continuato lavorando come operatrice con i minori, nella salute mentale e nelle dipendenze. Nel suo percorso anche un’esperienza in Brasile, a Salvador Bahia, dove la neo sindaca lavorò con i bambini di strada e presso le comunità psichiatriche.
Indicata come candidata dal Pd, senza passare dalle primarie, alle comunali di quest’anno è stata appoggiata oltre che dai Dem, da Avs, Azione, Più Europa, Centro, Anima Firenze e dalla lista ‘Sara Funaro sindaca’.
“Vorrei dedicare questa vittoria a una persona che non c’è più, a mio nonno Piero Bargellini. Da lontano gli vorrei dire una sua frase che mi è sempre rimasta nel cuore, quando lui diceva di aver fatto talmente tante dichiarazioni di amore per Firenze da doverla sposare. Gli vorrei dire: oggi nonno la sposo anche io questa meravigliosa città. Darò tutta me stessa per fare il meglio per Firenze, sarò la sindaca di tutte e tutti i fiorentini”.