Assalto delle multinazionali a Firenze: il Comune blocchi le nuove aperture come fatto con McDonald’s in piazza Duomo. Tni Ristoratori Italia lancia l’allarme: -40% negli incassi dei ristoratori fiorentini
Nonostante l’assalto dei turisti, i ristoranti fiorentini soffrono. Secondo le stime di Tni Ristoratori Italia, questa estate gli incassi sono crollati del 40% rispetto all’anno scorso. Le famiglie italiane hanno pochi soldi da spendere e anche la maggior parte dei turisti europei preferisce alloggiare fuori Firenze e fare pranzi veloci, al massimo un panino o una schiacciata.
“Il risultato – commenta Raffaele Madeo, presidente di Tni Ristoratori Italia – è che i fatturati sono quasi dimezzati. Nel frattempo, le multinazionali stanno dando il colpo di grazia alle piccole e medie attività. Dopo l’apertura di Starbucks all’Isolotto, la catena americana sta cercando altre location nel centro di Firenze. Sempre in pieno centro storico apriranno tre hotel super lusso: uno del proprietario della Roma, Dan Friedkin, un altro della SH Hotels di Barry Sternlicht e, infine, un altro Hilton, il terzo in città”.
“È un vero e proprio assalto delle multinazionali, un’invasione -lancia l’allarme Madeo – che va fermata immediatamente. Chiediamo al Comune di bloccare nuove aperture, come fatto per McDonald’s in piazza Duomo.”
A Firenze, evidenzia Madeo, secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Ristorazione, le imprese della ristorazione sono calate del 5,3% tra il 2022 e il 2023, il più alto tasso di cessazione di attività in Italia. Per tutelare le botteghe del centro e della periferia e contrastare l’overtourism, Tni Ristoratori Italia chiede l’introduzione della patente a punti per il commercio e la ristorazione, al fine di incentivare la qualità e tutelare le attività di vicinato, soprattutto in periferia. Si tratta di una proposta già presentata al sindaco di Firenze, Sara Funaro, e al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.