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Promozione- A Fiesole il nuovo dg (e coproprietario) Rossi : “Un sogno realizzato”

Il Fiesole è ufficialmente passato di mano. Il nuovo presidente è l’imprenditore Vito Frijia, che avrà come vice Gianluca Calderini. Fin qua le novità sono relative, considerando che l’accordo con l’ex numero uno biancoverde Niccoli era già nell’aria da settimane e che la trattativa aveva animato l’estate dei fiorentini, da poco giunti in Promozione. La novità è invece l’arrivo di un nuovo dirigente che non svolgerà soltanto il ruolo di direttore generale, ma sarà anche lui proprietario. E’ Stefano Rossi, reduce da una lunghissima esperienza al Novoli, e ora pronto per la nuova avventura in casa biancoverde.

Stefano, dodici anni in casa arancioblù non si dimenticano facilmente.

“Ed è stato infatti emozionante salutare genitori, dirigenti e tesserati del Novoli in questi giorni. Sono stati anni splendidi, se non avessi ricevuto una chiamata così stimolante dal Fiesole non avrei assolutamente lasciato il Novoli, di cui comunque tengo a precisare che rimarrò sempre il tifoso più affezionato. Ringrazio il presidente Roberto Travagli per l’immensa fiducia che mi ha concesso in questi anni”.

Perché la chiamata del Fiesole è così stimolante?

Perché ho la possibilità di unirmi a due grandi imprenditori e soprattutto due grandi amici. L’idea di portare la mia filosofia di calcio e amministrazione in un club storico, con tutto questo entusiasmo che lo circonda ormai da anni, mi rende motivatissimo. Non c’è nemmeno la Fiorentina adesso nelle nostre strutture, quindi ci sono più spazi per le nostre squadre; calcisticamente è importante, potremo sviluppare il nostro modello sportivo senza nessuna influenza esterna”.

A Fiesole incontri una società affermata e vogliosa di crescere ancora.

“Assolutamente. E questo è merito del gruppo storico, formato da gente come Lapo Calamai, Cristiano Bartoloni, Nereo, Giacomo Benzi, Nicola Niccoli e Giorgio Dini, Samuele Ruggeri e il nuovo direttore sportivo Francesco Martongelli che ha da poco cessato con l’attività di calciatore”.

Come avete scelto di impostare il vostro mercato?

“Siamo partiti un po’ in ritardo per via del passaggio di proprietà. Ci siamo concentrati sul mantenimento dei giocatori chiave della scorsa annata, integrando con alcuni giovani come Melosi (dal San Donato) e Russo dalla Pistoiese. Insieme a loro poi servivano elementi di esperienza in categoria: in questo senso abbiamo preso Lorenzo Bargelli, che se trova la giusta condizione può aiutarti tantissimo, e il classe ’96 Martini che può far la differenza: vanno centellinati ma possono essere di importanza clamorosa. Sono arrivati anche Gori dal Firenze Ovest e Paggetti dallo Scandicci”.

Obiettivi per la Promozione?

“Essendo il primo anno non possiamo darci precisi traguardi. Siamo neopromossi, del resto. Possiamo soltanto pensare ad agire di partita in partita, ricordando che per tutti si tratta di una situazione nuova. Giocheremo ogni volta per dare il massimo”.

E sulla realtà Fiesole, che obiettivi ti sei prefissato?

“Di renderla un tutt’uno, dalla Prima Squadra ai più piccoli. Allenerò i bambini del 2015 come ho fatto anche a Novoli, con la voglia di trasmettere da subito a tutti la nostra filosofia, un po’ di sano attaccamento ai colori. La cantera del Fiesole si rivelerà uno strumento importantissimo, una risorsa fondamentale finalizzata al futuro debutto dei giovani biancoverdi in Prima Squadra. Lavoreremo in maniera seria, credibile: siamo sicuri che il prossimo anno qualche 2006 degli Juniores sarà in Prima Squadra. Chi nasce con il biancoverde addosso ha una garra diversa dagli altri”.







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