Il Giudice Sportivo è intervenuto nella vicenda riguardante Lanciotto-Castelfiorentino, la gara che domenica scorsa è tristemente entrata nei telegiornali nazionali per l’arresto cardiaco di cui è stato vittima Mattia Giani, attaccante della squadra ospite che purtroppo lunedì mattina si è spento all’ospedale di Careggi.
Sono diversi gli aspetti su cui la Procura sta indagando (dalla tempestività dei soccorsi fino all’ascolto dei diversi testimoni della drammatica domenica a Campi Bisenzio, fra cui la famiglia del ragazzo), ma intanto è arrivata una prima sentenza del Giudice Sportivo. Che ha multato di 400 euro il Lanciotto, squadra ospitante, perché nell’impianto del Ballerini non erano presenti ambulanza e/o medico al momento del malore accusato da Mattia.
Lo scenario ricostruito dal Giudice Sportivo assomiglia molto alla testimonianza offerta da Sandro Giani, padre del calciatore. Si legge infatti così sulla sentenza: il giocatore è stato soccorso “dal massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna che intervenivano con massaggio cardiaco e il defibrillatore presente negli spogliatoi. Poi sopraggiungeva dopo 17 minuti una prima ambulanza che proseguiva le manovre di soccorso coadiuvata da altri volontari giunti dopo pochi minuti con un’altra ambulanza”.
La Procura intanto continua a indagare: l’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo. Il pm Ledda ha disposto l’acquisizione del defibrillatore, delle cartelle cliniche e dei certificati medico sportivi.