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La Procura indaga sulla morte di Mattia Giani, dall’arresto cardiaco alla presenza del defibrillatore

La Procura di Firenze ha aperto un’indagine sulla morte di Mattia Giani, il dramma che purtroppo si è consumato domenica scorsa sul campo Ballerini di Campi Bisenzio nella partita di Eccellenza fra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giocatore, in forza alla squadra ospite, si era accasciato dopo un tiro in porta al 15′ del primo tempo e la situazione era da subito apparsa gravissima. Poi la corsa in ospedale, fino alla tristissima notizia di lunedì mattina, quando si è saputo che per l’attaccante classe ’98, ricoverato a Careggi e vittima di arresto cardiaco in campo, non c’era più nulla da fare.

Ora però in diversi vogliono chiarezza. A cominciare dalla famiglia del ragazzo. Sandro Giani ha parlato in modo eloquente al Corriere della Sera riguardo alla modalità e ai tempi dei soccorsi: “So solo che il medico su quel campo non c’era. E che la prima ambulanza del 118 è arrivata senza medico dopo 15 minuti. Nel frattempo il massaggiatore del Castelfiorentino ha provato a rianimare mio figlio e poi è scesa una spettatrice dagli spalti che lavora come infermiera per dare una mano. Presenteremo una querela perché vogliamo capire come è morto mio figlio”.

I tempi dell’arrivo dei soccorsi dividono i testimoni della tragica domenica. Secondo una fonte giornalistica presente sul terreno di gioco, sarebbe giunta una prima ambulanza allo stadio Ballerini dopo 8 minuti esatti dalla chiamata (la metà rispetto a quanto testimoniato dal padre), ma ne sarebbe giunta un’altra, più tardi, proveniente da Sesto Fiorentino. Probabilmente perché sulla prima auto non era presente un medico.

Giallo, poi, sulla presenza e l’uso del defibrillatore. Per il padre del ragazzo, “lo strumento c’era ma è stato usato solo dal medico trasportato dalla seconda ambulanza”. Ma da altri testimoni, fra cui alcuni tesserati del Lanciotto, si apprende che il defibrillatore sia stato portato di corsa ben prima che arrivasse la prima ambulanza. Il Lanciotto, dopo aver assistito all’uscita di alcune dichiarazioni da parte di non identificati tesserati (che affermavano che a bordocampo ci fossero un medico e due infermieri pronti a usare il defibrillatore, tesi smentita da altri testimoni) ha scelto il silenzio stampa. Una decisione, si legge nella nota della società, maturata dopo aver “preso atto di alcune dichiarazioni non veritiere attribuite a rappresentanti della nostra società riportate da alcuni organi di stampa e della strumentalizzazione politica in atto sulla vicenda, e per agevolare le eventuali indagini in corso”.

La Procura comincia a indagare. Nel frattempo la Lega Nazionale Dilettanti, attraverso il CRT, ha preso la decisione di rinviare l’intero turno del Girone A di Eccellenza. Nessuno in campo il 21, si torna a giocare il 28 aprile. Per quanto riguarda invece il recupero di Lanciotto-Castelfiorentino, si giocherà mercoledì 24 aprile.

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