Il primo giorno della prima volta degli Juniores del Cubino. All’allenamento, con il Pres. Conticini addetto al discorso iniziale ed uno staff giovane e caparbio: i due mister? Sono Fabio Fellini e Andrea Papi (si quell’Andrea!)
E’ lunedì, giorno tipico di ritrovi, partenze, prime volte. Sono le 19:00 circa del 26 Agosto e l’impianto sportivo di San Marcellino si affolla di giovani volti sbarbati: sono aspiranti calciatori classe 2004-2005-2006-2007, pronti a vestire il giallo-blu con una responsabilità non da poco, ovvero onorare la prima storica stagione degli Juniores del Cubino. E’ il proseguo naturale di una favola calcistica che ancora non si è esaurita, nata nel 2013 per volontà di un gruppo di amici e maturata, cresciuta, evoluta nel tempo. Dieci anni per arrivare fin qua…ovvero dove nessuno credeva all’inizio del tragitto: la Promozione conquistata tra i dilettanti ed un nuovo gruppo di adolescenti che potranno emulare le gesta dei loro beniamini più grandi.
Se pensate da dove tutto è nato…
Il piacere di sorseggiare Cuba Libre a “Bobo Check Point” in piazza Ferrucci – l’ultimo della serata, più piccolo, era proprio un “Cubino…” – e la passione popolare per il football, i due elementi che hanno portato alla gestazione di una nuova società. “Come la chiamiamo? Cubino, deciso!”. La poca sobrietà suggerita dal nome che contrasta con la lucidità del progetto, capace di esplodere in un decennio.
Lunedì 26 agosto, torniamo temporalmente a noi.
Ad accogliere i nuovi adepti c’è il presidente Francesco Conticini, affiancato dallo staff tecnico allestito per gli Juniores: c’è Fabio Fellini, classe 1990, un tempo difensore rognoso ed ora coach con esperienze alla guida degli amatori e dell’annata 2015 del Bagno a Ripoli; C’è Andrea Baldesi, giovane preparatore atletico anche lui calciatore; c’è infine Andrea Papi, classe 2001, nome che sicuramente vi dirà già qualcosa e su cui – non ce ne vorranno gli altri – ci soffermiamo.
Disposti in cerchio per il classico discorso di benvenuto, sotto i pini di San Marcellino, si nota una gamba bionica, non è carne ma fibra di carbonio: è quella destra di Andrea, ex portierone dell’Antella che ha subìto l’amputazione dell’arto inferiore a causa di un incidente in motorino. Mercoledì 28 agosto, 48 ore fa, ricorrevano due anni esatti dalla drammatica caduta. Ma c’è di più. Andre è stato uno dei primi ultrà, quand’era poco più di un bambino, del Cubino ed ora si ritrova rappresentante di quei colori in qualità di mister: un cerchio che si chiude.
Fabio per grinta e dedizione alla causa. Andrea Baldesi per serietà e qualità del lavoro. Andrea Papi per essere l’incarnazione della rinascita ed il miglior testimone che la forza di volontà fa tutta la differenza del mondo (oggi si sta preparando per partecipare alle para-olimpiadi di Los Angeles nel team di Bebe Vio). Se i 22 giocatori della nuova rosa Juniores sapranno incamerare anche solo il 10% dei valori trasmessi dallo staff, avranno una bella occasione di divertirsi e diventare giocatori (e uomini) veri.
Come ha ricordato anche il pres. Conticini ai nuovi tesserati, il Cubino rappresenta una realtà atipica ed è la prova provata che un bel gruppo può ottenere risultati pazzeschi: ecco perché l’ambizione è quella di creare uno spogliatoio Juniores unito, dove i giocatori non mollano e possano cogliere in pieno l’opportunità di vestire giallo-blu. In quanto formazione neonata, gli Juniores partiranno dalla categoria Provinciale, trovandosi a sfidare realtà vicine come Antella e Chianti Nord.