Rinascita è la parola chiave di questa storia, il termine da indossare sulla pelle. Come si indossa uno strumento che può fare la differenza, tale da riportarti indietro nel tempo, da rendere meno marcato quella data che contrassegna un primo e un dopo: Andre, da qualche giorno, porta con disinvoltura la protesi professionale con ginocchio elettronico…e fa pure le rovesciate.
Una cosa incredibile, emozionante, da brividi. Andre è letteralmente risorto e da quell’evento drammatico che ne ha causato l’amputazione della gamba destra, avvenuta il 22 Settembre 2022, è riuscito a cogliere nuove opportunità: tornare ad essere uno sportivo, per esempio e pensare alle paraolimpiadi nelle discipline di salto in lungo e 100 metri.
Determinazione, Andre ne ha a sufficienza.
Tanto da rinascere in meno di un anno: dopo la notizia dell’amputazione, resasi necessaria per il pericoloso subentro di infezioni, si è innescata una macchina solidale partecipatissima, ricondivisa da Istituzioni, personalità fiorentine, sportivi e giocatori di Serie A. Persino dalla ACF Fiorentina che, per Andre, ha partecipato ad un evento allo stadio “Andrea Pazzagli” di Ponte a Niccheri.
In poco tempo le donazioni si sono sommate, fino ad arrivare quasi a quota 1000 e i fondi raccolti hanno superato i 50.000 euro: una cifra sufficiente a studiare una protesi che sostituisse la provvisoria passata ad Andrea dall’ASL.
Da qualche settimana, il “Papo” la indossa e sta imparando a gestirla e manovrarla come meglio può: cammina, salta, accelera il passo, si piega, addirittura fa leva sulla gamba bionica. Conduce una vita normale, di nuovo. Riesce anche a guidare! E’ pazzesco ed è persino tornato, con i suoi compagni di squadra, all’Antella dove gioca a calcio-tennis…con o senza protesi.