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Incidente mortale in Viale Redi, il consigliere Sabatini: “Il cartello di obbligo di marcia a dritto (illeggibile)…è stato sostituito oggi”

“Efficienza in ritardo”, dice il consigliere di Lista Civica Eike Schmidt Massimo Sabatini, riferendosi all’ennesima tragedia avvenuta sulle strade fiorentine nella giornata di ieri, quando uno scontro tra due mezzi ha causato il decesso dell’avvocato 63enne Gianni Salocchi (leggi qui). Anche il Comitato Cittadini Attivi di San Jacopino denuncia una situazione della viabilità che spesso si “arricchisce” di manovre da ritiro della patente, inversioni ad u, rossi bucati, carreggiate tagliate a forte velocità in doppia striscia continua per fare i cosiddetti “sgamotti”. 
“Avevamo chiesto già all’allora assessore Giorgetti di intervenire sul viale, sul fronte sicurezza stradale a cui noi cittadini teniamo; erano in ponte un paio di progetti che poi non si sa bene che fine abbiano fatto, non ci stanchiamo di dire che i lavori di restyling del cordolo centrale non ha portato nessuno beneficio alla sicurezza stradale ma solo all’abbellimento dell’area.”

Oltre a ciò, come riportato da Sabatini, c’è un’altra situazione che sa alquanto di beffa, come spiegato dallo stesso consigliere:

“Nella prima foto che alleghiamo, scattata ieri al semaforo dell’incidente mortale in viale Redi all’angolo con via Doni, si vede bene che il cartello con l’obbligo di marcia a dritto, è illeggibile in quanto bruciato. Questo cartello è così dal 2022, quando presero fuoco dei motorini parcheggiati lì sotto.Da un controllo su google maps risulta chiaro che ad agosto 2024 il cartello era ancora bruciato. Il furgone che proveniva da Novoli e che ieri nell’urto ha ucciso il motociclista, alla cui famiglia va il nostro cordoglio e vicinanza, ha girato a sinistra proprio all’altezza di questo semaforo.

Nella seconda foto, scattata questa mattina, ecco il nuovo cartello al suo posto. È davvero incomprensibile questa velocità per risistemare il cartello la mattina dopo un’incidente mortale. Un’efficienza beffarda, in ritardo.
Nell’ultima foto un altro cartello che indica l’obbligo di proseguire dritto. Quello c’era anche ieri, ma si trova ad almeno 100 metri dal semaforo e risulta assai meno utile, in quanto non in corrispondenza con l’incrocio. Resta, purtroppo, la tragedia che si è consumata ieri e che ha sconvolto una famiglia e portato via una vita, ma non si può sottacere il ritardo di tre lunghi anni che stride con l’incredibile efficienza mostrata in meno di 24 ore”.
 

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