In una prima parte di campionato fin qua avarissima di soddisfazioni per il Grassina, una delle poche gioie è senza dubbio l’ottimo impatto vissuto con la Prima Squadra da Alessandro Petrioli. Terzino sinistro, classe 2003, compie oggi 19 anni e si è raccontato ai canali social rossoverdi.
Petrioli veniva dalla Floria 2000, da cui è stato prelevato nell’estate 2020. Lo scorso anno ha lavorato con gli Juniores del Grassina, costretti ad un’intera stagione senza gare ufficiali: “Non era facile, potevamo soltanto allenarci. Abbiamo avuto modo di giocare però molte amichevoli contro la Prima Squadra. C’erano tanti giocatori di qualità: non conosco però le dinamiche che hanno portato alla retrocessione dalla Serie D”.
Finchè in Prima Squadra non ci è finito pure lui. Coppa Italia, Porta Romana-Grassina, prima gara ufficiale della stagione 2021-22. Petrioli, promosso da mister Pozzi in settimana coi grandi, entra e disputa un bel secondo tempo: “Ricordo bene il debutto. Credevo di aver giocato bene e da quella domenica in poi mi sono ritrovato a giocare con continuità col Grassina in Eccellenza. Il mio inserimento è stato merito anche della collaborazione che c’è tra i mister Pozzi e Cellini che si integrano spesso fra Prima Squadra e Juniores”.
Con gli Juniores giocava terzino, in Eccellenza ha saputo adattarsi: “Sono partito largo a sinistra nel 3-5-2, ora sono tornato alla posizione di esterno basso. E’ il ruolo a cui sono abituato”. Anche perchè c’è bisogno dell’integrazione ideale, se si vuole centrare la salvezza: “In estate sono cambiati molti giocatori, era normale che ci si mettesse un po’ di tempo a trovare la giusta quadratura. Ora dobbiamo disputare un gran girone di ritorno: abbiamo molto potenziale inespresso”.
A fargli da Cicerone nel mondo Grassina è stato un senatore: “Salvadori. Mi ha aiutato molto sia a livello umano che sul piano tecnico-tattico: è un leader vero della difesa e sa sempre trovare le parole giuste”. E fra le sue tante prestazioni positive, ne ricorda una in particolare: “La trasferta contro la Fortis. Avevamo giocato molto bene, siamo stati puniti dal solito episodio”.
Ha le idee chiarissime, nel giorno del suo compleanno, Alessandro Petrioli. Se gli si chiede quale regalo vuole ricevere, nessun dubbio: “A livello personale, migliorarmi ancora. Ma conta di più il traguardo collettivo, la salvezza”.