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Grassina, Imperatrice si presenta: “Ambiente positivo. Il derby? Tifo da Serie A”






E’ arrivato per ultimo ma ha subito esordito. Perchè lui e il Grassina hanno una cosa in comune: vanno di corsa.

Mirko Imperatrice è così. Fulmineo sul campo, quasi imbarazzato fuori. Genuino, quando dice che a Grassina ha trovato un ambiente sereno e positivo in vista di un girone di ritorno che dovrà essere un assalto all’arma bianca verso la salvezza. E fiducioso dopo la prima gara disputata con la maglia rossoverde, il derby con l’Antella: “Abbiamo offerto una prestazione di spessore, soprattutto considerando che abbiamo giocato in dieci per oltre un’ora. Meritavamo di vincere”.

Che effetto ti ha fatto giocare il derby con l’Antella al tuo esordio?

“Mi ha dato i brividi. Mi era stato detto in settimana che la partita con l’Antella è la più importante dell’anno, una rivalità sentita. Ma vedere tutto quel pubblico sugli spalti, il tifo e i fumogeni ti rendono orgoglioso e pieno di appartenenza anche se sei l’ultimo arrivato”.

Ecco, sei l’ultimo arrivato. Sei napoletano, da quindici anni vivi a Verona e nell’ultima esperienza hai giocato in Calabria. Cosa ci fai a Grassina?

“Sì, sicuramente ho girato tutta Italia per il calcio e non solo. In questa sessione invernale volevo avvicinarmi a casa, in Veneto, e da Scalea ho saputo che il Grassina poteva essere interessato a me. Quando ho parlato con la società e con lo staff tecnico non ho avuto dubbi: è la realtà che fa per me“.






Sei veloce nel breve e ti piace rientrare sul destro e calciare in porta. Contro l’Antella lo hai dimostrato.

“Se fosse entrato quel tiro a giro nel secondo tempo probabilmente sarebbe stato l’esordio più bello della mia vita… Pazienza, l’importante era offrire una buona prestazione e credo di esserci riuscito. Mi piace molto giocare largo a sinistra: domenica mister Pozzi mi ha messo proprio in quella posizione nel 4-2-3-1, l’ideale per me. Amo rientrare sul destro, ma anche premiare l’inserimento del terzino: ne abbiamo uno validissimo, Petrioli, che ha gamba, cross e una bella tecnica. E’ giusto premiare le sue sovrapposizioni”.

Come ti sembra l’Eccellenza toscana rispetto a quella calabrese^

“Molto agonistica, come del resto è anche al Sud. Mi ha impressionato molto la qualità tecnica dei miei compagni. Avevo visto la classifica e pensavo che una squadra ultima potesse avere dei problemi tecnici. Invece continuo a chiedermi come sia possibile che il Grassina sia ultimo”.

Ce lo chiediamo un po’ tutti, in effetti.

“E’ una missione, dobbiamo assolutamente uscire da questa situazione. Ci sono meno partite a disposizione, perchè sabato contro la Sinalunghese giocheremo già la prima gara di ritorno. Ma ce la possiamo fare: riprendiamo a fare punti nelle prossime gare e poi ragioniamo di partita in partita per capire quanto ci mancherà all’obiettivo”.






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