“Non son mai stato così tanto senza giocare”. Il Baccio scalpita, e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che la sua ultima gara disputata in Serie D risale allo scorso primo marzo: 3-3 del suo Grassina ad Agliana. Poi il Covid, un’estate di intensa preparazione, l’amichevole contro l’Antella dove ha rimediato un rosso: “Sono stato veramente ingenuo, ma per fortuna è il passato”. Vero, è passata: scontate le due giornate di squalifica, adesso Baccini, classe ’85, è arruolabile per la terza gara di campionato, quella che domenica vedrà il Grassina sul difficile campo di Piancastagnaio: “Una trasferta complicata contro una nobile che lo scorso anno giocava in C, resa ancora più difficile dalle assenze di Stella e Villagatti. Ma andremo a dare il massimo, convinti di portare a casa prestazione e punti”.
Anche perchè c’è bisogno di entrambe le cose, in questo momento.
“L’inizio è stato ostico, ma abbiamo pagato soprattutto una condizione fisica inevitabilmente non perfetta e qualche episodio sfortunato nel debutto a Trastevere. A Roma dovevamo essere più cattivi e sfruttare le chance in contropiede per raddoppiare e chiudere la gara. Col Montevarchi si era sofferto tanto anche lo scorso anno, ricordo bene che ci imposero un ritmo altissimo: quest’anno sono partiti con intensità e hanno vinto con merito. Ma una volta ritrovata compattezza ripartiremo anche noi”.
Una Serie D sicuramente tosta, forse più dello scorso anno.
“Il nostro inizio è molto simile a quello 2019-20, secondo me. Abbiamo perso la prima gara contro una squadra esperta a Roma, come fu l’Albalonga lo scorso anno: ora siamo reduci da una batosta che può solo farci ripartire, esattamente come fu lo 0-6 di Scandicci di dodici mesi fa. Ci sono delle somiglianze, spero che l’epilogo sia lo stesso”.
E che differenze hai trovato, invece, rispetto al cammino della scorsa stagione?
“Non ne vedo tantissime. Il grosso del gruppo è rimasto, credo che i nuovi debbano soltanto completare l’assimilazione dei concetti del mister e del suo staff. Ci manca un po’ di fiducia, ma quella matura soltanto coi risultati positivi, per cui penso sia normale; se fossimo riusciti a partire con dei punti a Trastevere, avremmo avuto sicuramente più tranquillità addosso. Dobbiamo ripartire come sappiamo, la qualità non manca e sono passate soltanto due partite”.
Il Baccio, invece, come riparte?
“Con un anno di esperienza in più, sicuramente. Sono tra i più anziani del gruppo, ma cerco di stare sul pezzo fisicamente e penso che potrò garantire un minutaggio maggiore quest’anno. Ho tanta voglia di aiutare la squadra e di fare la differenza”.
Ti sei fissato anche per quest’anno un traguardo minimo di reti? L’anno scorso hai superato la doppia cifra.
“Ci provo: quindici gol. Sarebbero tanti, ma spero più che altro che si rivelino determinanti per la classifica della squadra. Lo scorso anno ci siamo fermati per il Covid a otto giornate dalla fine; quest’anno spero che si riesca a terminare regolarmente il campionato e voglio provare ad andare oltre”.
Assieme a te in avanti giocano tantissime quote, oltre ai più esperti Marzierli e Bianchi.
“Sì, ci sono molti ragazzi giovani di qualità: quando ci alleniamo provo a dar loro consigli dettati dalla mia età non più giovane. Il reparto comunque è di livello assoluto: Bellini lo conosciamo bene, Diarrassouba è arrivato in questi giorni e ha già mostrato talento. Ragazzi come Candia e Marino stanno entrando pian piano nell’ottica di giocare contro i più grandi e devono solo migliorare in termini di malizia e cattiveria agonistica”.
E poi c’è Marzierli, con cui formi una coppia potenzialmente devastante.
“Sì, Edo è davvero forte. Abbiamo giocato poco insieme nella scorsa annata per via dei problemi fisici di entrambi, ma nelle occasioni in cui ci siamo trovati titolari mi sono trovato al meglio: giocare insieme a Edo ti dà più libertà, considerando che lui impegna fisicamente le difese. Con il suo rientro dopo l’infortunio al crociato avremo parecchia abbondanza nel reparto e aumenteremo sicuramente la nostra pericolosità”.
Insomma, un’altra annata tutta da vivere fino all’ultimo.
“Sicuramente. Si tratta di un girone ancora più equilibrato di quello passato, per cui ci sarà da affrontare al cento per cento tutti gli avversari. Allo stesso tempo dobbiamo fare attenzione alle squadre che lottano per salvarsi, esattamente come noi, perchè è stato contro di loro che lo scorso anno abbiamo perso la maggior parte dei punti: guai ad abbassare le motivazioni. Dobbiamo fare questa categoria anche l’anno prossimo, anche perchè Stella merita la Serie D: meglio di lui come esterno di fascia non c’è nessuno in giro. Ci tengo a fargli il mio in bocca al lupo dopo l’infortunio che ha patito col Montevarchi: Lorenzo è qua a Grassina da cinque anni, si merita più di ogni altro di rigiocare in Serie D. E noi vogliamo centrare l’obiettivo anche per lui”.