“NON SONO UN TURISTA, NON C’E’ NIENTE DA RUBARE”
Lo scorso 29 novembre vi mostravamo in video una sequela di auto danneggiate, con finestrini rotti e trafugate all’interno, in via della Mattonaia, a due passi dal centro storico. Il fenomeno delle spaccate non è isolato, ha aree geografiche di precisa competenza dei farabutti e si sta espandendo con preoccupante frequenza e incidenza sul benessere di cittadini, turisti, automobilisti. A dirla tutta, le spaccate alle auto fanno il paio con lo stesso fenomeno riportato sulle vetrine di esercizi commerciali, con l’aggravante di un maggior rischio di essere scoperti per i malavitosi compensato dalla possibilità di ricavare più bottino.
Per frantumare i vetri di auto e negozi si usano spesso sampietrini, sassi raccolti dove capita e tombini sradicati e tolti da terra. Tra le aree più colpite dal fenomeno di microcriminalità vi è il parcheggio di piazza Vittorio Veneto, alla “periferia” del centro storico, appena fuori la ZTL e porta d’ingresso per le Cascine. Tanto da far nascere, il 18 settembre 2024, la pagina facebook “Spaccate Piazza Vittorio Veneto“, dedicata esclusivamente a testimonianze dirette o raccolte da vittime di spaccate: si, alla stregua di pagine che raccontano la Firenze che tutto il mondo ci invidia, un pò per par condicio, un pò per dovere di cronaca, non ci facciamo certo mancare profili che narrano il lato oscuro della luna fiorentina.
Le spaccate intese come “questione” e pertanto flagello sociale ed economico è un problema di recente fattura che va ad affiancarsi ai sempreverdi “spaccio”, “droga”, “bivacco”. Come riporta la presentazione della pagina di cui sopra: “L’intento di questa pagina è quello di documentare come cronaca fotografica e documentaristica uno degli aspetti macroscopici: i danni alle vetture e poi in parte, semmai, quello che questa comunque bellissima zona della Città e i suoi cittadini subiscono e patiscono quotidianamente. ll disagio e il pericolo e i danni sono palpabili e concreti e ciò può portare a reazioni o a commenti poco pacifici frutto dell’esasperazione, ma questa pagina – che non cerca like e follower ma se ci saranno, saranno benvenuti – non ne è né il mittente né il destinatario.
Ciò che ci ha colpito sono due immagini pubblicate dalla pagina “Spaccate Piazza Vittorio Veneto”, risalenti al 28 novembre scorso e che ben esemplificano lo stato d’animo di chi è costretto a posteggiare giornalmente l’auto e temere di ritrovarla con i vetri in frantumi. Le pubblichiamo di seguito.