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“Firenze l’abbiamo liberata noi”, il docu-film sulla Resistenza curato da Andrea Trambusti: premiere al CRC Antella

“Firenze l’abbiamo liberata noi”: un titolo inequivocabile che Andrea Trambusti, antellese ideatore e sceneggiatore del progetto, ha scelto per raccontare giorni decisivi di ottanta anni fa. Idealmente lontani, oggi più che mai, ma fondamentali per decretare l’assetto post bellico nella quale la nostra società ha fondato le sue radici democratiche. 

Da cinque anni Andrea lavora a questo progetto di memoria cinematografica ispirato a fatti realmente accaduti che adesso, finalmente, è giunto al suo compimento, pronto a diffondersi e raggiungere il pubblico: la premiere di “Firenze l’abbiamo liberata noi” si terrà al Circolo Ricreativo Culturale di Antella sabato 11 gennaio, dalle 14:30. Prima una piccola presentazione del progetto, con la partecipazione del cast e delle associazioni che hanno reso possibile rievocare quegl’anni di Resistenza e lotta al fascismo, poi luci spente e silenzio in sala, inizia il film. Non mancheranno le sorprese con ospiti d’eccezione: vi sarà, per esempio, una testimone particolare ovvero una signora che è stata in auto con Mario Carità, capo della famigerata Banda Carità che aveva sede a Villa Triste, luogo di efferatezza fascista dove morì tra gli altri Bruno Fanciullacci.

Ci saranno anche alcuni attori che hanno rivestito il ruolo dei partigiani e un soldato alleato; inoltre saranno allestiti all’ingresso della sala cinema antellese due chioschi pubblicitari con un cimelio speciale, un telefono da campo tedesco identico a quello che fu nascosto e utilizzato nella torre campanaria di Palazzo Vecchio per dare il via all’insurrezione dell’11 agosto 1944, giorno della Liberazione di Firenze. 

Dopo le parole del sindaco Francesco Pignotti, che sarà invitato sul palco, alle ore 15 inizierà la visione del film. Basato sulle testimonianze rilasciate in un’intervista ad ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) dal partigiano antellese Sergio Pinzauti, detto Lotar, il docu-film è una produzione indipendente e l’intero progetto si pone l’intento di ricostruire le vicende storiche della Resistenza sul nostro territorio durante la Seconda Guerra Mondiale. Per i più giovani ricordiamo che le nostre colline ed in particolare i monti di Fontesanta furono rifugio e riferimento (la nota casina) della storica Brigata Sinigaglia, i cui partigiani furono i primi ad entrare a Firenze e il cui ultimo testimone – Topino, al secolo Giulio Consigli – è deceduto nel 2024 (leggi qui). Proprio su queste colline e sui nostri territori ripolesi e chiantigiani sono state girate le scene del film. 

A coordinare l’intero lavoro è stato, come già riportato, Andrea Trambusti che di professione fa il parrucchiere, spinto da una profonda passione per la storia e per i valori della memoria storica. Il nostro giornale aveva già intervistato Andrea alcuni anni fa, raccogliendo ambizioni e volontà del suo progetto diventato con il tempo condiviso: allora, era il 2020, era già stato realizzato un cortometraggio risalente al 2017 e c’era l’idea di produrre, successivamente, un docu-film più approfondito. Quel successivamente è finalmente oggi, a pochi giorni alla prima volta di “Firenze l’abbiamo liberata noi”. 

 
 
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