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DCF in ritiro/ Rufina, una matricola… d’Eccellenza: “Squadra dinamica, tante conferme”

Neopromossa in Eccellenza e vogliosa di far bene dopo lo splendido campionato della passata annata, la Rufina scalda i motori. Il suo pilota è mister Niccolò Diotaiuti, decisamente soddisfatto della campagna estiva: “Non avevo fatto particolari richieste alla società: avevo l’auspicio di veder riconfermati i ragazzi che hanno ben figurato l’anno scorso portandoci al salto di categoria. Sono orgoglioso di riavere un gruppo giovanissimo: il più anziano, se così si può chiamare, ha 29 anni”.

Come definiresti la tua squadra con un aggettivo?

Dinamica, direi. Sono abituato a lavorare coi giovani, è stimolante”.

Avete confermato in particolare il tridente che lo scorso anno ha stupito tutti: Bachi, Tanini e Di Vico.

“Hanno stupito anche me, a esser sincero. Ed è un piacere riaverli anche in Eccellenza. Insieme a loro ci sono poi i veterani fra difesa e centrocampo: gente come Maccari, Galantini e Sequi che ha dato tanto alla Rufina in questi anni”.

Parliamo del mercato in entrata. Chi è arrivato?

Grazzini dalla Fortis, Sitzia dal Pontassieve, Bianchi e Fumelli dal Dicomano, il centrocampista Somigli che era svincolato, Bertini dalla Fortis e due attaccanti in quota: Janas dal Tuttocuoio e Ferretti dal Figline. Crediamo che si tratti di innesti utilissimi”.

Quante differenze ci sono fra Promozione ed Eccellenza?

“C’è un dislivello importante dal punto di vista dell’organizzazione delle squadre e della conoscenza dell’avversario. Spesso ci sono giocatori che con un guizzo risolvono le partite da soli: è più raro che accada in Promozione”.

Quanto sarebbe emozionante affrontare il Siena?

“Sarebbe un onore. Ma devo dire che non mancano pretendenti ultra competitive in questo Girone B: penso al Terranuova che per me è la favorita numero uno, ma anche a compagini come Castiglionese e Foiano”.

Come chiuderete questa campagna precampionato?

Domani giocheremo l’ultima amichevole col Fiesole, poi sabato in anticipo col Firenze Ovest in Coppa Italia. In precedenza abbiamo giocato col San Piero a Sieve, poi col Dicomano. Meglio coi biancazzurri, anche se siamo un po’ indietro di condizione: il preparatore atletico è una figura nuova, ci sta facendo lavorare tanto. Già sabato ho notato punti di svolta interessanti”.

C’è una gara che aspetti più delle altre?

Non vedo l’ora di giocare ancora con la Rondinella del mio amico Francini: ci siamo contesi il campionato di Promozione e i playoff due anni fa, ora ci ritroviamo in Eccellenza. E’ diventata una classica del calcio fiorentino, ormai!”.







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