(ANSA) Corteo a Firenze, con oltre 1.000 lavoratori e lavoratrici del settore moda, della minuteria metallica e della filiera di settore organizzato da Cgil, Cisl e Uil, per la qualificazione e la tutela dell’occupazione nell’attuale situazione di crisi di mercato. I manifestanti hanno sfilato con bandiere e striscioni per le vie del centro, per arrivare in via Cavour davanti alla prefettura, dove è previsto che sia ricevuta una delegazione sindacale.
Nell’occasione, le categorie territoriali Filctem Cgil-Femca Cisl-UilTec Uil e Fim-Fiom-Uilm hanno indetto una giornata di sciopero. Il settore occupa oltre 110.000 addetti in Toscana. I sindacati chiedono ammortizzatori in deroga e prolungamento di quelli presenti per tutta la filiera e per tutto il periodo di difficoltà previsto; tutela dei livelli occupazionali da parte delle imprese della filiera; politiche di contrasto all’illegalità e allo sfruttamento lavorativo; definizione di politiche industriali nazionali in grado di valorizzare le produzioni della filiera e salvaguardare l’occupazione e le competenze del settore; convocazione del tavolo regionale della moda.
“Siamo legati da uno stesso destino, noi sindaci, i nostri lavoratori, le nostre imprese, e quindi non potevamo che essere qui stamani, non solo a testimoniare una vicinanza, ma anche a testimoniare il nostro impegno”, ha affermato Claudia Sereni, sindaca di Scandicci, il sobborgo di Firenze che ospita uno fra i più importanti distretti mondiali della pelletteria moda con i più famosi brand del lusso.
La prima cittadina oggi ha partecipato alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Firenze per la qualificazione delle filiere della moda e la tutela dell’occupazione nell’attuale situazione di crisi. “Come sindaca di Scandicci – ha spiegato Sereni -, che è un territorio che fa da capofila al distretto della pelletteria, e come delegata metropolitana al lavoro di Firenze, abbiamo l’idea di mettere al tavolo tutti i sindaci legati alle aziende che oggi sono qui in sciopero, abbiamo idea di dialogare in maniera forte con la Regione e quindi essere poi portati anche ai tavoli ministeriali, dove davvero si può giocare una partita importante”.
Secondo la sindaca infatti “oltre al tema dell’aiuto e dei sussidi, e di ciò che possiamo fare per tenere in piedi le nostre imprese fino alla ripresa, noi dobbiamo però anche essere protagonisti di un nuovo modello industriale di questo settore. Quindi cercheremo, per quelle che sono le nostre competenze, di guidare anche questo processo, di tenere insieme le varie anime”.