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Col cuore un po' pesante ti auguro buon Natale mio paesello

Col cuore un po’ pesante ti auguro buon Natale mio paesello…

Caro paesello, eccomi qua con le consuete rime di Natale
ormai una tradizione questa ricorrenza annuale,
però quest’anno te lo dico, son giù di tono
perché davanti a certe cose non perdono.

Oh paesello mio, sei così spento e desolato
la tua felicità non la fa di certo un albero illuminato,
ma a Natale bisogna essere tutti più buoni
fandonie, qui stridono tutti i suoni.

Ti guardo Impruneta e ti vedo andare giù
in questo tuo vestito non ti riconosco più,
sento il suono del bandone che si chiude
purtroppo il sogno si scozza con le tue realtà crude.

Se non sei nelle grazie di chi sta ai piani alti
ti levano l’amicizia da Facebook e… Wow, applauso dagli spalti,
quanta pochezza in certi comportamenti infantili
nemmeno i bambini fanno queste cose negli asili.

Imporre, negare l’evidenza e sentirsi onnipotente
hanno sostituito il confrontarsi civilmente,
pochi sorrisi e parecchi cuori pesanti
di questo passo è difficile guardare avanti.

I nostri commercianti hanno cambiato sguardo, annata complicata
tra capo e collo hanno preso una bella mazzata,
proprio loro poi, che per il paesello si son sempre dati da fare
e ora le attività fanno fatica a campare.

Un falso brindisi dunque a questa viabilità
che ha fatto solo danni di alta qualità,
a te bella Impruneta che hai perso la tua aggregazione
a pranzo, a cena, all’aperitivo e anche a colazione.

Le chiacchiere stanno a zero davanti ai fatti
le bugie hanno le gambe corte, così come i misfatti,
forse qualcuno avrà la sua gloria personale
ma nel mentre questo posto cadrà in un vuoto abissale.

“Canto di Natale” di Dickens vi voglio consigliare
un capolavoro che rammenta che si può cambiare,
perché vivere coi fantasmi nel cuore non fa tanto bene
e a fare un passo indietro, tanta gratitudine si ottiene.

Ma non tutti gli “Scrooge” sono destinati a cambiare
alcuni dalle manie di protagonismo si fanno risucchiare,
oh Impruneta, non ti meritavi questo trattamento
che ti ha portato ad un triste affossamento.

Col cuore un po’ pesante ti auguro buon Natale mio paesello
quest’anno con rabbia e tristezza guardo il tuo alberello,
però esprimo lo stesso un desiderio, questo ancora lo posso fare
sperando che un miracolo lo possa poi abbracciare.

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