Il 10 agosto, nel giorno di San Lorenzo, si terrà il procedimento per i fatti inerenti il match Tau-Figline dello scorso 11 maggio. Dopo tre mesi esatti dalla “partita-farsa” andata in scena ad Altopascio (che ha scomodato le tv nazionali e straniere) sarà quindi il momento di conoscere il verdetto della Giustizia Sportiva. Il processo si terrà nel centro tecnico federale FIGC di Coverciano, come annunciato dallo stesso Figline con un comunicato stampa. La società, si legge nella nota, è “fiduciosa e serena nel giudizio della Giustizia Sportiva“.
Qui terminano le notizie ufficiali e cominciano le indiscrezioni. Dovrebbero essere deferiti in sei tesserati del Figline: il presidente Simone Simoni, il tecnico Marco Becattini, il direttore sportivo Emiliano Frediani, i giocatori Vanni Burzagli, Andrea Saitta e Mattia Privitera. Ma secondo alcune fonti, non è detto che ci si limiti ad approfondire le posizioni di questi soli giocatori: le testimonianze dei tesserati del Tau potrebbero coinvolgere anche altri appartenenti alla rosa gialloblù, ed è lecito aspettarsi ogni tipo di sorpresa per il 10 agosto.
Ad esempio, non è detto che uno dei più penalizzati dal processo sia il portiere Burzagli. Secondo indiscrezioni sarebbe emerso come il numero uno del Figline fosse tutt’altro che favorevole a incassare i “gol-farsa” degli ultimi cinque minuti. I giudici potrebbero tenerne conto. E penalizzare maggiormente, ad esempio, i tesserati gialloblù che, come ricostruirebbero alcune testimonianze, incitavano i compagni a far segnare gli avversari.
Parliamo poi della possibile entità della pena. Si va dalla retrocessione in Eccellenza alla penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di Serie D. E chi rimane alla finestra, interessatissimo, è chiaramente il Livorno. Gli amaranto hanno presentato domanda di ripescaggio in D e in caso di forfait del Figline potrebbero festeggiare l’approdo in categoria.
Appuntamento al 10 agosto, epilogo probabile di una vicenda tanto surreale quanto triste del nostro calcio.