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Bagno a Ripoli approva gli strumenti urbanistici. Casini: “E’ il nostro lascito”. Redini: “Analfabeti del futuro”


Urbanistica, il Consiglio comunale di Bagno a Ripoli approva in via definitiva il nuovo Piano strutturale e il Piano operativo. Nella seduta di ieri pomeriggio, i Piani hanno ricevuto il via libera della maggioranza dei consiglieri con 13 voti a favore (Gruppo Partito Democratico, Lista Cittadini di Bagno a Ripoli e consiglieri Riccardo Forconi e Vulpiani del Gruppo Misto) e due contrari (Cittadinanza Attiva e Gregorio Martinelli del Gruppo Misto). Nell’aula dedicata a Falcone e Borsellino sono apparsi alcuni cartelli di protesta da parte di membri del Comitato di Bagno a Ripoli che, nei giorni scorsi, aveva invitato la cittadinanza a partecipare alla seduta per esprimere il proprio dissenso alle nuove previsioni.  Tuttavia non si sono avute sorprese: Bagno a Ripoli ha approvato definitivamente un percorso avviato nel 2017, adottando degli strumenti per delineare il futuro urbanistico del proprio territorio, prevedendone funzioni e destinazioni. Il dimensionamento del Piano strutturale si attesta sul residuo del Piano precedente (106mila metri quadrati complessivi), con un decremento dei metri quadrati di nuova costruzione (scesi a 45mila da 63mila) e un aumento dei metri quadrati di recupero dell’esistente (saliti da 43mila a 61mila). Previsti 36mila metri quadrati di residenziale di cui oltre 27mila di recupero dell’esistente. Le previsioni per l’area della Piana di Ripoli rappresentano il cuore dei nuovi strumenti urbanistici. Il nuovo Viola park della Fiorentina e l’arrivo della tramvia saranno accompagnati da nuove funzioni con destinazione mista e soprattutto dalla realizzazione del grande parco urbano lungo la tramvia fino alla Pieve e poi a Sorgane che con il giardino dei Ponti creerà un polmone verde di oltre 13 ettari. Un lavoro di ridefinizione dell’assetto complessivo della frazione capoluogo che ha avuto inizio con la volontà dell’amministrazione di localizzare il capolinea tramviario in via Granacci, favorendo la penetrazione di un’infrastruttura per la mobilità sostenibile nel centro abitato e la diminuzione dell’uso del mezzo privato in linea con l’idea di una città sempre più sostenibile, integrata e connessa in maniera ecologica. In quest’ottica, per incentivare il ricorso alla mobilità alternativa, rientra la previsione del bypass via Roma-via Fratelli Orsi, che accompagnerà al futuro parcheggio scambiatore del tram chi proviene da Osteria Nuova ma anche da Ponte a Ema.  Così come vi rientra la previsione del nuovo sistema di piste ciclabili che da Antella e Grassina si ricongiungeranno a Bagno a Ripoli a da qui a Firenze da un lato e a Pontassieve, passando da Rosano, dall’altro. Un “bici-plan” che rientra nella cornice complessiva del Piano della mobilità sostenibile redatto a livello metropolitano e allegato al nuovo Piano operativo, teso a migliorare la mobilità comunale e di conseguenza anche la qualità dell’aria. La stessa frazione di Sorgane sarà oggetto di un imponente piano di rigenerazione urbana, per il quale a settembre è in previsione l’avvio di un percorso partecipativo che coinvolgerà i cittadini nella definizione delle funzioni future dell’abitato. Recupero dell’esistente, mobilità dolce, nuovi servizi pubblici saranno anche in questo caso le parole d’ordine per rivitalizzare e riqualificare il quartiere. Altra operazione da sottolineare quella relativa alla riqualificazione di Antella, con l’ampliamento del parco della Resistenza e una previsione di residenziale notevolmente ridotta rispetto alle indicazioni originarie. Tra le principali previsioni contenute nel Piano, spiccano gli investimenti dedicati all’educazione e all’edilizia scolastica, con i progetti per la realizzazione del nuovo polo educativo e didattico a Ponte a Niccheri, che con una nuova scuola per l’infanzia e un nuovo nido è pensato per servire soprattutto la fascia d’età da 0 a sei anni. Una vera e propria “rivoluzione” dolce delle infrastrutture dedicate alla scuola e alle nuove generazioni. Altro punto cardine, lo sviluppo sostenibile delle attività produttive del territorio. Tra le previsioni la riorganizzazione dell’area artigianale di Vallina, il completamento della zona artigianale di Antella, oltre al consolidamento del polo produttivo del settore moda a Scolivigne.  Il Piano introduce importanti tutele del territorio rurale e la valorizzazione e l’incentivazione dell’attività agricola e agrituristica di qualità.  Per quanto riguarda la frazione di Vallina, in particolare, sarà oggetto di una riqualificazione complessiva che si accompagnerà a quella del parco fluviale, dal quale passeranno le piste ciclabili messe a progetto, e si integrerà con il completamento della passerella ciclo-pedonale in corso di realizzazione sull’Arno, all’altezza di Compiobbi. Nella Valle dell’Arno, grande importanza è dedicata al recupero, in sinergia con il Comune di Firenze, del complesso delle Gualchiere di Remole, da lungo tempo dismesso. Inserita nel Piano una previsione di carattere culturale con funzioni e servizi museali, di convegnistica e il ritorno di botteghe artigianali nella parte sottostante l’edificio.  Tra i luoghi degradati che il Piano si prefigge di recuperare con interventi di rigenerazione urbana, compaiono anche l’area dismessa ex Omnes nel cuore del capoluogo, situata a cavallo degli istituti scolastici “Granacci” e Gobetti-Volta, cui sarà attribuita una nuova funzione residenziale. Solo gli ultimi contenitori oggetto di recupero da parte dell’amministrazione, dopo il recente progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’area di Mondeggi, destinata a funzioni pubbliche e alla valorizzazione dell’attività agricola in collaborazione con la Città metropolitana di Firenze, il recupero della vecchia villa ex Enel con il Viola Park e quello della ex Fornace Brunelleschi, dove dopo l’abolizione delle previsioni di nuove abitazioni, sorge oggi il  nuovo stabilimento di Fendi.

Le dichiarazioni 

Sandra Baragli, capogruppo PD:

“Sandra Baragli la quale ha ringraziato i soggetti che hanno reso possibile questo percorso iniziato nel 2017 ed ora giunto alla sua definizione. Baragli ha citato le infrastrutture più importanti e discusse, come Viola Park, Fendi, tramvia 3.2 e Parco di Sorgane nonché le nuove abitazioni previste ad Antella ed ha rifiutato le accuse mosse dalle Opposizioni di essere l’Amministrazione più cementificatrice della storia di Bagno a Ripoli: “Vorrei sapere con quale prove inconfutabili a sostegno di questa tesi”, dice la stessa.  Baragli ha anche avanzato delle note personali: “Avrei voluto che al capolinea della tramvia a Bagno a Ripoli sorgesse un mercato contadino come ipotizzato in un primo momento. Mi piacerebbe molto, se e quando sarà possibile, se la tramvia potesse raggiungere la parte sud del territorio e in particolare l’OSMA.”Poi Baragli ha esaltato l’importante rete di piste pedociclabili previste che collegheranno anche la tramvia nel capoluogo. “Un piano che ha apportato e apporterà miglioramenti importanti.”

 

Sonia Redini, consigliera di Per Una Cittadinanza Attiva

“E’ un momento importante quello di stasera perchè ciò che sarà approvato stasera governerà il territorio per i prossimi 5 anni. Il processo è stato lungo ma non posso dirmi soddisfatta dei suoi risultati, vorrei poter dare voto favorevole a una pianificazione urbanistica che rispondesse allo sviluppo della nostra comunità ma non è così. Vorrei votare a favore di piani che avessero un coraggio politico diverso: consumo minore del suolo, minor inquinamento, minor impatto idrico, più apertura possibile per mitigare l’emergenza climatica. Ci sono dei principi che diciamo tutti di voler seguire ma poi, i fatti, dicono il contrario. C’è una direttiva europea sull’azzeramento del consumo di suolo ma sono principi che rimangono distanti. Farò alcune considerazioni: si riducono le quantità di dimensionamento rispetto alle previsioni precedente ma è sufficiente? Secondo noi no! Sono passati 25 anni da alcune previsioni che ci trasciniamo avanti dai piani strutturali precedenti. Noi che avremmo fatto, al posto di questa maggioranza? Almeno ci saremmo posti il problema, come fa anche la Regione dicendo che nel Pian di Ripoli, dopo il Viola Park, c’è un rischio di saturazione. Ci saremmo fermati, allora, e avremmo provato a lasciare a riserva l’ultimo lembo di cintura verde attorno a Firenze. Avremmo aspettato per capire di cosa hanno bisogno i cittadini e gli studenti della Piana. Se da un lato, nella pianificazione, occorre concedere spazi alle attività economiche (magari valutando la necessità di cospicui ampliamenti se in aree fragili) perchè non siamo quelli del NO a prescindere, dall’altra parte forse qualche no dovremmo iniziare a dirlo…altrimenti come ci arriviamo all’azzeramento del consumo di suolo nel 2050? Prima che un cambiamento urbanistico avremmo bisogno di un cambiamento culturale. E’ un’occasione persa, si è persa l’occasione di capire che le scelte che facciamo stasera non riguarda solo il territorio di Bagno a Ripoli. Concludo prendendo in prestito la definizione di un amico: “Sono piani della volontà politica di analfabeti del futuro, di chi guarda all’oggi e massimizzare il profitto nel breve periodo”.  





Il sindaco Francesco Casini

“Innanzitutto un ringraziamento a tutti i consiglieri e alla Commissione urbanistica che in questi anni, senza fermarsi nemmeno durante la pandemia, hanno svolto un lavoro imponente e fondamentale per arrivare alla definizione dei nuovi strumenti urbanistici al fianco degli uffici e al vicesindaco con delega all’urbanistica Paolo Frezzi. E soprattutto, un ringraziamento speciale per l’impegno e il lavoro agli uffici e alla direzione del settore Urbanistica, l’architetto Antonino Gandolfo”. Allo stesso modo, il risultato di oggi è frutto di una partecipazione ampia e costruttiva da parte di tantissimi cittadini, imprese, associazioni, professionisti che hanno dato un contributo in termini di proposte durante le molte assemblee e la manifestazione pubblica di idee, contribuendo con le loro osservazioni a rendere migliore molte delle previsioni. “Quando abbiamo dato l’avvio al procedimento lo abbiamo fatto con un’idea di città precisa in mente. Volevamo contribuire a creare una città che cresce e si sviluppa nel rispetto della propria identità, del patrimonio naturalistico e paesaggistico che la rendono così bella e apprezzata, ma senza pensare che queste qualità costituissero un pretesto per l’immobilismo e l’inerzia, bensì il valore aggiunto e il motore stesso di uno sviluppo sostenibile, attento all’ambiente, alla sua tutela e valorizzazione. È il nostro lascito”. “Da qui – ha aggiunto il sindaco Casini – un Piano che valorizza i suoi centri urbani, che fa della riqualificazione e del recupero dell’esistente la sua cifra principale. Ci hanno dato dei cementificatori in questi anni, ma i numeri del Piano parlano chiaro: abbiamo ridotto caso mai le previsioni di nuova edificazione, da 63mila metri quadrati del vecchio Piano a 45mila. Abbiamo puntato sul verde, con il parco di Grassina, la realizzazione del nuovo parco di Sorgane, frazione che sarà oggetto di un grande progetto di rigenerazione urbana, e presto con l’ampliamento di quello di Antella. Sui recuperi dei luoghi degradati, a partire dalla ex Fornace Brunelleschi, dove al posto di 300 appartamenti oggi ha la sua casa una Maison internazionale che crea centinaia di posti di lavoro. Abbiamo disegnato una città che saprà muoversi in modo sostenibile, con la tramvia, con la bicicletta. Che valorizza le sue aziende, attrae nuovi investimenti, ma sempre con una progettualità attenta alle necessità del territorio e al paesaggio che le ospita. Potenziamo i servizi per le famiglie, pensiamo al futuro dei nostri bambini con nuovi insediamenti educativi. È l’idea di un territorio che non ha paura di guardare avanti e di cambiare, perché lo fa all’insegna della qualità e del rispetto”.

 

L’assessore Frezzi

 “Il percorso di revisione degli strumenti urbanistici iniziato nel 2017 con la manifestazione di interesse di cittadini e associazioni è arrivato al termine. In seguito all’approvazione definitiva di oggi, il Comune dovrà adesso trasmettere il Piano alla Regione per la validazione finale, propedeutica alla pubblicazione degli atti sul Burt e – dopo 30 giorni – alla loro piena efficacia, che presumibilmente sarà dalla metà di settembre. Devo registrare un fatto molto politico e positivo, di questa ultima fase, che è stata la collaborazione concreta fra le amministrazioni durante la conferenza paesaggistica che ha portato a concordare l’integrazione e l’approfondimento di alcune previsioni e norme, senza arrivare a delle prescrizioni”. 

Il consigliere di Italia Viva Riccardo Forconi – intervenuto tramite comunicato stampa

“I nuovi strumenti urbanistici sono e saranno sicuramente un volano di sviluppo sostenibile per il nostro comune. Il Piano operativo coniuga verde, parchi e mobilità green, come le numerose piste ciclabili, a nuove occasioni di crescita e opportunità per aziende e talenti. Rigenerazione e riqualificazione dei centri urbani, mobilità dolce, attrattività per le imprese, riuso dell’esistente, valorizzazione dell’agricoltura e dell’attività agrituristica di qualità, nuove infrastrutture ecologiche. Tutto questo riesce ad integrarsi perfettamente nel nuovo Piano”. Sono certo che gli interventi previsti in questo Piano, che potranno essere apprezzati ancora meglio nei prossimi anni quando gradualmente si realizzeranno, saranno di grande bellezza e sostenibilità, fondamentali per la crescita felice del nostro territorio”. “La firma di tali interventi e di questo Piano è senza dubbio quella del nostro Sindaco che ha avuto il coraggio e la forza di credere in idee innovative e fin dall’inizio ha posto delle basi forti per la creazione di una Bagno a Ripoli del futuro dove la residenza è una residenza di qualità ma che esce da una visione superata di un semplice dormitorio, seppur dorato, per diventare principalmente un territorio di sviluppo e sostenibilità per le nuove generazioni”.

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