Si chiama “ANIME” ed è la prima edizione di un evento dedicato a coloro che hanno bisogno di esprimersi, su un palco, attraverso la danza. Non importa chi, non importa come, importa solo volerlo e averne il desiderio. Non è una battle hip hop e non importa quale sia lo stile di ballo portato in scena: “ANIME” vuole mettere meno limiti possibili per porsi come evento artistico libero: la sua ideatrice, l’antellese Annalisa Collini, da anni ballerina della Dreamers Academy, lo ha definito un concept teatrale dove ogni ballerino può portare la propria performance, individualmente o in gruppo.
L’appuntamento è per sabato 23 novembre, inizio alle ore 18:00, al Teatro Comunale di Antella, di fianco alla Carrozza 10 (via Montisoni 12). Assieme ad Annalisa, per tutti Ziza, ha contribuito nell’organizzazione e parteciperà all’iniziativa Maria “Baba” Bazzani, fondatrice della Dreamers Academy di Bagno a Ripoli, che presenterà uno per uno gli sfidanti.
C’è ancora tempo per iscriversi, sia come performer che come pubblico. Perchè questa seconda voce? “ANIME” si pone come evento interattivo, con la partecipazione della platea nella scelta della performance più apprezzata. Vi spieghiamo meglio: saranno due le giurie per altrettante premiazioni, la prima popolare con la possibilità dei presenti di votare la miglior espressione artistica vista nel pomeriggio; la seconda, tecnica, vedrà la theather director Maria Bazzani decretare il suo vincitore.
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Riportiamo quanto trascritto sulla pagina instagram di Anime Event che vi invitiamo a seguire:
Sei giovane, sei già stato per alcuni anni in teatro, oppure sei figlio di gente di teatro. Magari hai fatto il pittore per qualche tempo, ma poi hai sentito il desiderio del movimento, magari sei un operaio. Forse hai bisticciato con i genitori a diciott’anni, quando hai deciso di darti al teatro e loro erano contrari. Forse ti hanno chiesto perché volevi darti al teatro e tu non sei riuscito a dare una risposta ragionevole, proprio perché una risposta ragionevole a quello che volevi fare non c’era: volevi volare. E forse avresti fatto meglio a dire “voglio volare”, anziché pronunciare quelle spaventose parole: “voglio darmi al teatro”.
E alla fine come ci sei arrivato? Qual è la tua storia?
Nella tua performance inserisci un dettaglio di te nel passato che ha permesso il te del presente, determinando il te del futuro.Scrivici per altre informazioni! Ci vediamo presto