400 persone per il primo anno del governo ripolese guidato da Francesco Pignotti: 365 giorni festeggiati sul campo grassinese dell’Albor Grassina, dietro all’Acli, apparecchiato ed illuminato per l’occasione, file di lunghi tavoli affollati dall’intero tessuto sociale di Bagno a Ripoli e adornati con una brochure delle cose fatte e cose ancora da fare di questo governo. Dai commercianti all’associazionismo, dai compagni di avventura di Pignotti all’ex sindaco Francesco Casini, da rappresentanti dell’Opposizione politica ai consiglieri comunali della maggioranza. Pignotti è un sindaco con un buon livello di gradimento? Si, a giudicare dalla presenza e dalla serata di ieri sera, ovviamente celebrativa (e senza contraddittorio) di un operato che, oggettivamente, ha già molto da raccontare. Le priorità dichiarate e concrete, per questo primo mandato, sono quelle che effettivamente il territorio chiede: portare a termine le maxi opere i cui cantieri impattano da anni – terza corsia A1 e Variante di Grassina – e le infrastrutture sopraggiunte a Bagno a Ripoli più di recente, come la tramvia: liberare pertanto il Comune dalle reti arancioni e tornare a fruirne a pieno.
A tavola: antipasto toscano, lasagna, arista con patate e crostata, preparati da SIAF che gestisce mensa scolastica ed ospedaliera a Bagno a Ripoli e servita dai volontari di serata. Tra secondo e dolce, Eva Edili di Lady Radio ha dato voce alla Giunta, salita su un piccolo palco, sullo sfondo la proiezione della scritta “un anno”. Dopo un piccolo video emozionale, in due minuti gli assessori hanno raccolto un anno di attività, selezionando ed argomentando un successo al quale hanno contribuito: il Vicesindaco Francesco Conti ha parlato della partita che si terrà oggi tra avvocati e detenuti a Sollicciano, Il “Trofeo Carcere” con il ricavato che sarà devoluto al Calcit Chianti Fiorentino e sosterrà l’acquisto del kit d’ingresso per gli stessi detenuti.
L’assessora Sandra Baragli ha toccato un tema della campagna elettorale, ovvero la “Consulta delle Frazioni” alla quale il Comune di Bagno a Ripoli sta lavorando e che diverrà operativa entro fine anno (questa è la speranza dichiarata dalla stessa Baragli): cosa è? Un organo di raccordo tra le varie frazioni, anche le più piccole, e l’amministrazione. L’assessora Paola Nocentini ha messo le sue competenze professionali a servizio dell’operato in giunta ed ha elencato le presenze autorevoli passate da Bagno a Ripoli in questo anno appena trascorso: Gad Lerner, Nicola Gratteri, Gianrico Carofiglio. Poi ha concluso con un colpo ad effetto che merita il titolo: prossimamente passerà dalle terre ripolesi lo storico e divulgatore Alessandro Barbero (vi diremo tutto a tempo debito).
L’assessore Corso Petruzzi ha parlato delle politiche giovanili, delega che gli sta a cuore, raccontando il progetto in corso “Psicologo on the road” per promuovere la salute mentale e normalizzare la richiesta d’aiuto contro ai pregiudizi socio-culturali ed impossibilità economiche. L’assessore di vecchio corso Paolo Frezzi, infine, ha acceso i riflettori sulla palazzina di Via Roma confiscata alla criminalità organizzata ed in via di restituzione verso un’utilità sociale.
Infine parola al sindaco, in stile “Belve”, due panchetti per un “one to one” certamente più accomodante rispetto alle sferzate della Fagnani. Pignotti, intervistato da Eva Edili, ha raccontato le cose più belle di questi primi 12 mesi, come l’inaugurazione delle due palazzine per il “Dopo di noi” a Grassina ed anche la più difficile, ovvero saper accettare ed affrontare, con un lavoro anche introspettivo, le critiche che un sindaco inevitabilmente si porta dietro. Si è poi sbilanciato sulla variante di Grassina o della Chiantigiana: “Finita la rotonda a Ponte a Ema, la variante sarà percorribile, questione di poco e l’obiettivo è inaugurare anche il lotto 2 entro il primo mandato, nel 2029. Abbiamo intercettato insieme alla Regione Toscana i fondi, 10 milioni che mancavano e adesso ci sono”.
Spazio poi alla scuola, al progetto per la Redi rivisto e al polo 0-6 che sarà costruito in legno davanti alla Biblioteca di Ponte a Niccheri. Il sogno di portare la tramvia all’OSMA e la volontà di collegare il capolinea tramviario all’ospedale del Niccheri su gomma, con linee di AT dedicate. Infine il racconto di una comunità unita, percepita come tale dallo stesso Pignotti. L’ultimo atto, tra le folate di vento alzatesi a metà serata e quel frescolino inatteso, è stato dedicato alla crostata.
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