VIDEO / Il caso-Impruneta finisce in Parlamento

A Impruneta è successo e sta ancora succedendo qualcosa che è impossibile ignorare, poiché di caratura straordinaria e di portata ormai nazionale: il caso-Franchi, rinominiamo così l’allontanamento del consigliere comunale di Voltiamo Pagina allontanato di peso dalla seduta del Consiglio Comunale di martedì 29 aprile, è giunto a Roma. E, più in particolare, all’interno del Parlamento, citato dal deputato di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti. 

Il politico di Colle Val d’Elsa, parlamentare di Fratelli d’Italia, è intervenuto in aula, durante la Camera dei Deputati, per – come riportato dallo stesso sui canali social – “denunciare il fatto incredibile e gravissimo accaduto nel consiglio comunale di Impruneta. Nel silenzio generale, un consigliere comunale di opposizione è stato espulso con la forza, chiamando i vigili, solo perché diceva qualcosa che dava fastidio alla maggioranza. Non succede nemmeno nei peggiori regimi totalitari. A parti inverse, ci sarebbero state piazze piene e titoloni ovunque. Solidarietà piena, totale e incondizionata ai consiglieri Matteo Zoppini e Gabriele Franchi. Il PD toscano che ha da dire ??”

Sentir risuonare in Parlamento il nome di Impruneta, e non magari per l’eccellenza storica del cotto imprunetino, fa un certo effetto: il deputato Michelotti, oltre a ricordare quanto accaduto nei fatti, approfitta della cronaca per sferrare l’attacco politico al Partito Democratico di Impruneta e della Toscana, forza di maggioranza che governa entrambi gli enti. Gli strascichi di quanto avvenuto una settimana fa, pertanto, continuano con l’effetto di amplificare su scala nazionale le accuse rivolte da Voltiamo Pagina alla maggioranza locale. Dall’altra parte il Partito Democratico ha solidarizzato a più riprese con la Presidente Angela Cappelletti.

Ricordiamo inoltre il motivo della disputa: Gabriele Franchi, consigliere d’opposizione, già da mesi si riferiva alla Presidente del Consiglio Comunale Cappelletti con l’appellativo di “Consigliera”, non riconoscendola più nel suo ruolo istituzionale (leggi perchè). Martedì scorso, tuttavia, la Presidente ha ritenuto “irricevibile” tale provocazione, scatenando la reazione di cui sopra.