La variante di Grassina si sta compiendo.
A mezzo secolo dalle prime voci di realizzazione, con i tempi tutti italiani quando parliamo di infrastrutture di tale portata, la strada che bypasserà Grassina si sta delineando sul territorio.
Si intuisce quale sarà l’imbocco a Ponte a Niccheri, dunque il proseguimento sopraelevato che taglierà la collina di Belmonte conducendo verso la zona di Liliano e Meoli e successivamente in località Ghiacciaia, ovvero dopo la Fratellanza Popolare di Grassina.
Questa mattina, dalle 8:30, il sindaco Casini aveva dato appuntamento a colleghi delle Istituzioni, stampa e cittadinanza per calpestare la terra battuta del cantiere che presto sarà coperta dall’asfalto della variante. Quale l’occasione per ritrovarsi di prima mattina tra i caschi gialli della Rosi Leopoldo? La posa del varo, il secondo dopo il ponte di ferro poggiato adiacente al vialone di Grassina, che consentirà l’attraversamento del Borro delle Argille, nel bel mezzo della valle che connette vita di Belmonte e via Liliano e Meoli.
Una maxi strada panoramica costruita tra le colline.
Due gli aggettivi che echeggiano nella mattinata, il primo lo prendiamo a prestito direttamente da Casini, che lo cita più volte: storico. Non possiamo dargli torto: queste giornate di cantiere aperto condurranno alla realizzazione di un’opera storica, sia per il vissuto che si porta dietro sia per come cambieranno paesaggio e viabilità. Sicuramente ci sarà un prima e un dopo la Variante di Grassina.
L’altro aggettivo è nostro ed è oggettivo: impattante. L’infrastruttura è realmente imponente, pensiamo al varo posizionato di fianco al viale dei tigli di Grassina che sale sulla collina, a come sarà ulteriormente congestionata Ponte a Niccheri e alle povere case schiacciate tra Chiantigiana e variante. Vedremo ad opera conclusa come sarà la vivibilità dell’abitato.
Nel corso della mattinata, attendendo l’inizio delle operazioni di posa del varo, iniziate verso le 9:45, sono giunti sul cantiere anche gli assessori ripolesi Paolo Frezzi e Francesca Cellini, Alfredo Esposito in rappresentanza della Città Metropolitana, il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani, il Presidente della Regione Eugenio Giani. Ad accoglierli, oltre a Casini, anche l’ingegnere della Rosi Leopoldo Marco Palandri.
Tempistiche e dettagli del Lotto 1 / Ponte a Niccheri – Ghiacciaia
Casini, più volte, ha ribadito che la Rosi Leopoldo è una ditta seria capace di rispettare il crono-programma di cantiere. Il pezzo di Variante in fase di realizzazione corrisponde al Lotto 1 ovvero 2.3 km che si concluderanno su Via di Tizzano con una nuova rotatoria. Il tratto si caratterizza anche per due gallerie artificiali (attraversamenti di Via di Liliano e Meoli e Via di Fornacette), la prima lunga poco meno di 200 metri e la seconda circa 100 metri e due ponti (ad inizio Variante sul torrente Isone e quello posizionato oggi sul Borro delle Argille).
Di fatto il lotto 1 della Variante bypassa Grassina ma è funzionale, da solo, per chi vive a Capannuccia, a San Polo in Chianti e per i lavoratori dell’area industriale di Scolivigne, dove da circa un anno insiste anche il nuovo stabilimento Fendi. Soltanto con il Lotto 2 la variante di Grassina potrà chiamarsi Variante della Chiantigiana e servirà realmente tutti i pendolari del Chianti diretti a Firenze.
Casini e Palandri, nel corso della mattinata, si sono anche sbilanciati sulle tempistiche del Lotto 1: entro Giugno, ovvero entro la fine del mandato del sindaco ripolese, la strada sarà conclusa dunque si procederà al collaudo necessario e, pertanto, la variante di Grassina lotto 1 sarà transitabile – così è stato dichiarato – entro Novembre 2024.
Il lotto 2
Il lotto 2 è già stato affidato alla Rosi Leopoldo e, pertanto, non dovremmo attendere i tempi burocratici di nuove gare d’appalto. Considerando che la ditta costruttrice sta operando bene, non ci saranno penali e il lotto 2 sarà assegnato direttamente a loro, entro dicembre. I tecnicismi del caso prevedono l’assegnazione dell’affidamento del Lotto 2 entro i tempi del collaudo del Lotto 1 con previsione di inizio lavori per la seconda parte dell’opera entro dicembre 2024.
Il lotto 2 collegherà Capannuccia con imbocco sulla SP 56 (di fronte a Fendi) alla località Le Mortinete, poco dopo l’Ugolino, immettendo il traffico sulla SR 222 cioè la Chiantigiana. Stiamo parlando di 2.4 Km e si caratterizza per un nuovo ponte sul torrente Ema nei pressi di Capannuccia e per un tratto con un tracciato prevalentemente a mezza costa. Definito chi dovrà curare i lavori, c’è da trovare ancora parte dei soldi che finanzieranno l’opera.
“L’infrastruttura è finanziata al 90%”, ha assicurato con orgoglio Casini.
“Nessun problema, la Regione metterà i soldi che servono per completare la Variante”, parola di Eugenio Giani.
Complessivamente, lotto 1 e lotto 2, costeranno 38 milioni di euro. Se non ci saranno intoppi legati a cantiere e finanziamenti, la Variante della Chiantigiana sarà conclusa entro il 2027.
La strada avrà due corsie di larghezza di 3.50 metri e banchine di 1.25 (Strada di categoria C2 secondo le norme tecniche di classificazione).
Interrogativi e nodi da sciogliere
L’imbocco della Variante di Grassina sarà a Ponte a Niccheri dove una rotonda realizzata tra circolino e focacceria regimerà l’accesso alla nuova strada. Tutta quell’area di svincolo di Ponte a Niccheri subirà trasformazioni con la definizione di due rotonde (e non più tre, come doveva essere inizialmente). Anche queste saranno concluse per novembre 2024? Si, hanno dichiarato Casini e Palandri.
In più Casini ha annunciato che entro il 2024 sarà avviata con la fase sperimentale la rotonda sulla SR222 che regolamenterà il traffico in uscita dall’A1 e le auto provenienti da Via Benedetto Fortini, via Belisario Vinta e Cinque Vie.











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