Si sente spesso dire che quella che stiamo vivendo è un’era digitale, nella quale i più grandi progressi tecnologici si svolgono su un piano immateriale. Sebbene molto generica, l’osservazione sostanzialmente è esatta: gli ultimi decenni hanno portato le innovazioni a un livello dove a farla da padrone sono tecnologie digitali. Una tendenza che, tra le altre cose, ha determinato che in questa direzione si evolvessero tantissimi strumenti e servizi, attratti da tutta una serie di vantaggi.
Pensiamo ai risparmi in termini di materiali fisici. I biglietti di ogni tipo, per esempio, ormai vengono stampati in rarissime occasioni. Nei trasporti, dagli aerei ai treni, la normalità è fatta di biglietti acquistati online e scaricati sui propri dispositivi, da far validare all’occorrenza tramite scansione di un apposito codice. Da diversi anni in molte città, anche italiane, i biglietti della mobilità urbana possono essere acquistati direttamente sui mezzi, e in caso di controllo non c’è alcun biglietto da esibire ma semplicemente la prova di acquisto. Anche i musei stanno virando verso la fine dell’emissione di ticket cartacei: tra chi ha fatto questa scelta in tempi recenti gli Uffizi, Boboli e Palazzo Pitti, dove il biglietto si dovrà esibire direttamente tramite smartphone. Grazie ai tanti contesti di applicazione, la dematerializzazione è in grado di far risparmiare quantità enormi di carta e inchiostro, oltre a puntare verso l’assenza di code in biglietterie e ingressi.
In materia di risparmio di materiali, questo è anche uno dei grandi vantaggi della digitalizzazione nel mondo del videogioco, il più remunerativo del settore intrattenimento. L’accantonamento delle copie fisiche a vantaggio della vendita digitale ha come conseguenza proprio il fatto che non sia necessario far circolare un gioco tramite supporti hardware, che dunque sono prodotti in numero sempre minore. Ma un grande vantaggio è quello dell’accessibilità: la digitalizzazione ha reso il videogioco estremamente più accessibile anche grazie alla facilità di circolazione, contribuendo in maniera netta al suo successo. Un esempio ancora più netto è quello rappresentato dai casino in rete, che in poco tempo hanno praticamente soppiantato i locali tradizionali. È vero che questi continuano a godere di buona salute e a rappresentare un’attrazione unica per gli appassionati, ma i punti di forza che portano tanti a preferire i loro equivalenti online sono numerosi e l’accessibilità è in cima a questi.
Al risparmio dei materiali è connesso un altro grande vantaggio, che è quello del minore impatto ambientale. I materiali non più necessari, per esempio la carta citata in precedenza, possono evitare un processo di lavorazione che li trasformi in prodotti di consumo, mentre invece per altri materiali il vantaggio risiede nella fine della necessità di smaltirli in modo che non siano dispersi nell’ambiente.
Ci sono poi numerosi vantaggi dal punto di vista dell’archiviazione e della conservazione, con particolare riferimento alle banche dati di varia natura. Pensiamo a una biblioteca, o a un archivio storico: avere a disposizione libri e documenti in formato digitale piuttosto che fisico permette un risparmio enorme di ingombri, oltre che di materiali. Le banche dati, inoltre, a loro volta possono comunicare con altre soluzioni tecnologiche in grado di processare grossi volumi di informazioni, il che è alla base stessa di concetti importanti come Big Data e Data Analysis.
Anche in termini più generici i vantaggi della digitalizzazione sono numerosi. Per esempio nel senso di aumentare la flessibilità del lavoro, sia in termini logistici – per esempio con le varie formule di lavoro agile – che di tipo di impiego, favorendo eventuali modifiche o adattamenti delle procedure. La digitalizzazione favorisce anche la comunicazione e il lavoro di gruppo, considerando come sia molto più semplice mantenere un confronto costante grazie a comunicazioni in contesti digitali come chat e funzioni VoIP.
Non bisogna comunque dimenticare che ogni medaglia ha due facce, e la digitalizzazione non è da meno: a fronte dei tanti vantaggi, non mancano aspetti ai quali prestare attenzione. I documenti digitali, per esempio, sono fruibili solo fino a quando esistono tecnologie capaci di leggerli. È poi vero che si producono meno oggetti fisici, ma allo stesso tempo è vero che il digitale utilizza tanta energia elettrica, che per essere prodotta ha un impatto ambientale notevole. Inoltre, acquistando un software in digitale si ottiene solo un codice di attivazione, e se un domani lo sviluppatore dovesse decidere di non aggiornare più il suo prodotto, quello che rimarrebbe all’acquirente sarebbe un oggetto ormai inutile, e quindi superfluo. Insomma, la digitalizzazione porta un enorme numero di vantaggi, ma anche alcune criticità da tenere presenti per poter vivere al meglio i progressi tecnologici.