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Trainer e diete fasulle…le truffe sui social: boom di casi in Toscana

Trainer fasulli e fantomatiche diete miracolose: sono 420 le persone che in Toscana, da aprile 2024 ad aprile scorso, si sono rivolte agli sportelli di Federconsumatori per denunciare casi di truffa o danni legati a ‘falsi professionisti’. Lo rende noto la stessa associazione di consumatori che insieme alla Fondazione Isscon ha condotto un’indagine sul proliferare di offerte fuorvianti diffuse attraverso i social network, in particolare Instagram.

L’inchiesta nasce appunto “da centinaia di segnalazioni ricevute dai cittadini, preoccupati per i costi elevati, l’assenza di garanzie e soprattutto gli effetti negativi su corpo e mente”. In particolare sono state 144 le persone a Firenze che si sono rivolte agli sportelli di Federconsumatori, 76 a Siena, 67 a Lucca, 43 a Prato, 21 ad Arezzo, 19 a Livorno, 17 a Massa Carrara, 13 a Pisa, 12 a Grosseto, 8 a Pistoia.

“Il profilo delle vittime – si spiega – è chiaro: il 78% sono donne, prevalentemente tra i 35 e i 60 anni; il 67% ha conosciuto il presunto esperto tramite i social; l’87% non ha raggiunto alcun obiettivo reale; il 24% ha addirittura registrato un aumento di peso e il 25% ha dovuto poi rivolgersi a medici abilitati per rimediare ai danni; il 10% ha avviato azioni legali per ottenere un risarcimento, soprattutto per prodotti ‘miracolosi’ inefficaci o potenzialmente dannosi”.

Tra i principali rischi segnalati, si spiega ancora, “presunti nutrizionisti non iscritti all’Albo dei biologi, che propongono diete personalizzate illegittimamente; personal trainer non certificati, che collaborano in pacchetti ‘tutto incluso’ da fino a 197 euro al mese; life coach e mental coach che affrontano, senza alcuna competenza clinica, temi delicatissimi come i disturbi del comportamento alimentare; integratori costosi (fino a 180 euro a confezione) che promettono risultati rapidi senza sforzo, ma spesso causano effetti collaterali o si rivelano del tutto inefficaci”. L’indagine ha fatto emergere anche le conseguenze emotive e psicologiche.

“Alla luce di quanto emerso – commenta Laura Grandi, presidente di Federconsumatori Toscana -, “chiediamo un intervento urgente da parte delle istituzioni per contrastare il fenomeno. Servono controlli e sanzioni da parte del ministero della Salute e dell’Agcom contro l’esercizio abusivo di professioni sanitarie e sportive. Occorre un’azione dell’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria per fermare la diffusione di pubblicità ingannevoli che sfruttano la vulnerabilità delle persone. Va rafforzata l’educazione digitale per aiutare i cittadini a riconoscere fonti affidabili e figure qualificate”. Grandi conclude poi invitando “tutti alla massima cautela: la salute non si improvvisa e non si affida a chi ha solo follower: serve competenza vera”.

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