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Tragedia San Felice a Ema, chi erano le vittime: l’unica superstite è in gravi condizioni al Meyer

Ieri, giovedì 19 dicembre, alle porte di Firenze, una tragedia ha sconvolto la zona del Galluzzo ed in particolare la località di San Felice a Ema: qui, alle 14:00 circa, la chiamata ai Vigili del Fuoco che, intervenuti, hanno trovato una famiglia deceduta all’interno della villetta situata sulla strada diretta verso il Poggio Imperiale. 

Tre le persone trovate senza vita: sono Matteo Racheli, Margarida Alcione e il piccolo Elio di 11 anni mentre la sorellina di 6 anni si trova in gravi condizioni ricoverata all’ospedale pediatrico Meyer. Chi è il “colpevole”? Da subito l’ipotesi più accreditata è stata quella del monossido di carbonio per malfunzionamento della caldaia a gas e di due stufe a pellet presenti.

Malgrado la chiamata sia avvenuta giovedì 19 dicembre, è possibile che la tragedia si fosse già consumata il 18 dicembre: a dare l’allarme, infatti, è stata l’ex moglie dell’uomo trovato senza vita e madre di Elio che non aveva notizie e non riusciva più a mettersi in contatto. La scena che i Vigili del Fuoco e le Forze dell’ordine è stata la seguente: il padre, Matteo Racheli, era con i due figli sul divano mentre la compagna Margarida, di origine brasiliana, era a terra. La villa è stata sottoposta sotto sequestro per svolgere le indagini di rito.

Matteo Racheli era un 49enne, figlio dell’ex proprietario della ditta Mec-Gar con sede a Gardone Val Trompia e Gussago ed oggi lavorava nell’ambito degli affitti turistici a Firenze mentre la compagna Margarida Alcione aveva 46 anni. L’unica superstite è la piccolina di 6 anni, figlia di Matteo e Margarida. 

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