E nonostante tutto, siamo di nuovo a Pasqua.
Un anno fa eravamo… No, nulla, eravamo sempre qui e sempre in casa. In quest’annata, che chiamarla “folle” è dir poco, molte cose sono rimaste uguali purtroppo, altre invece hanno subìto qualche variazione come ad esempio la nostra sanità mentale che ogni giorno fa un passettino verso il baratro perché siamo tutti quanti d’accordo che no, non se ne pole più ma questo è.
Trascorreremo un’altra Pasqua a casa, chi con la famiglia, chi con l’anima gemella per un pranzo casereccio a lume di candela, chi col proprio animale e chi, ahimè, in solitaria. Ci consoleremo con la cioccolata.
Ma abbandoniamo la tristezza in questa giornata soleggiata. Per quest’oggi ho pensato di chiacchierare con voi in merito ad alcune tradizioni locali riguardanti proprio questo fine settimana. Chiaramente, data la situazione, non si terrà nessuna manifestazioni ma questo non ci vieta di “muoverci” mentalmente. Cerchiamo di pensare al prossimo anno sperando di poter andare a vedere lo Scoppio del Carro oppure la “Giudeata” che si svolge a Chianciano oppure ancora, a Pienza, a vedere la Processione degli Scalzi.
Ebbene sì, oggi parliamo proprio di queste tre tradizioni fiorentine. Girelliamo mentalmente per la nostra Toscana!
Iniziamo dunque con quella più rinomata nella nostra bella Fiorenza che proprio la domenica di Pasqua festeggia lo Scoppio del Carro col volo della colombina, una cerimonia che risale ai tempi della Prima Crociata. I’Brindellone, ovvero una sorta di torre pirotecnica sistemata su un carro che viene trainato da buoi, passa per il centro storico fino ad arrivare a Santa Maria del Fiore seguito dal Corteo Storico e dai calcianti dei quattro quartieri fiorentini. Una volta che il carro ha raggiunto la basilica, l’arcivescovo accende una specie di razzo con la forma di una colomba e, grazie ad un meccanismo apposito, questa colomba attraversa la navata centrale della chiesa. In brevissimo tempo raggiunge il carro creando lo scoppio e così ha inizio lo spettacolo pirotecnico. Si dice che un volo pulito (anda e rianda) e senza intoppi da parte della colombina porti un’annata positiva e propizia.
Adesso andiamo a Chianciano Terme in provincia della bella Siena dove, proprio il Venerdì Santo, si assiste ad una rievocazione antichissima che risale ai primi anni del 1600. Questa tradizione si chiama la “Giudeata” ed è composta da 150 figuranti vestiti a dovere che sfilano per le vie del borgo rievocando e recitando dei passi del Vangelo. Si tratta di una processione che inizia davanti alla Chiesa della Compagnia per rappresentare la Passione e Morte di Cristo.
Rimaniamo in provincia si Siena spostandoci a Pienza, nella Val d’Orcia, una chicca del territorio toscano. Sempre il Venerdì Santo ha luogo una tradizione molto suggestiva chiamata “La Processione degli Scalzi” in attesa della Pasqua. E’ una celebrazione molto solenne; il corteo inizia davanti al Duomo di Pienza, si sofferma nei punti più significativi del borgo e termina poi nella Cattedrale dove verrà celebrata la messa. Il corteo è preceduto da “gli scalzi” appunto, che percorrono le strade a piedi nudi e con una fiaccola in mano accompagnati da musica e canti solenni.
E dunque miei cari lettori, spero di avervi portato altrove almeno per una manciata di minuti, se conoscete altre ricorrenze pasquali legate al nostro territorio raccontatecele nei commenti, sarà bello conoscerne altre e poi ho una domanda rivolta a tutti: ma all’Impruneta c’è qualche tradizione di Pasqua?
In ogni caso, lettori, amici, compaesani e non, vi auguro con tutto il cuore una Pasqua fatta di serenità, di quiete e di tanta tanta… CIOCCOLATA!