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Terza Corsia, Bagno a Ripoli scrive al Ministero: no alla barriera a ridosso delle case, si ai bypass

Rendere permanenti i bypass di via Romanelli e anche quello di via Aldo Moro, utile per quando ci sarà la Variante di Grassina, salvandoli dalla demolizione. Eliminare dai piani la barriera anti-rumore in via Peruzzi, troppo impattante. Il Comune di Bagno a Ripoli scrive al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per rivedere con Autostrade i progetti connessi ai lavori per la terza corsia.
 

“Si tratta di richieste praticamente a costo zero per Autostrade, che anzi in termini di tempo risparmierebbe sicuramente – spiegano il sindaco Francesco Pignotti e l’assessore alle Grandi opere Paolo Frezzi -. Richieste sensate e utilissime per migliorare la viabilità del nostro comune e per i cittadini, che in questi anni hanno convissuto con il cantiere della terza corsia stringendo i denti. Sarebbe doveroso accoglierle da parte di Ministero e Autostrade, portando un segno di rispetto e attenzione al territorio che ha pazientemente ospitato i lavori, supportandone i disagi”.

In una lettera ufficiale inviata al MIT, il Comune spiega che il mantenimento della “variantina” provvisoria di cantiere tra via Romanelli e via Pertini, già illuminata e percorribile, potrebbe essere impiegata come viabilità alternativa al centro abitato di Antella. Con la possibilità di valutare poi in futuro, di essere estesa fino a via Peruzzi. “Sarebbe un forte alleggerimento per la viabilità del centro abitato potendo garantire già nell’immediato, magari con un senso unico, un accesso diretto verso Firenze”, spiegano Pignotti e Frezzi.

Rendere permanente il bypass provvisorio tra i due sottovia autostradali di Ponte a Ema e lungo via Aldo Moro, invece, offrirebbe la possibilità di sperimentare una viabilità circolare attorno ai due sottopassi. “In questo modo, non servirebbe realizzare una ulteriore rotonda al servizio della nuova Variante alla Chiantigiana, snellendo il progetto e migliorando la viabilità del nodo di Ponte a Niccheri. Un esperimento da avviare subito, il prima possibile”, spiegano sindaco e assessore.

Richieste anche piccole modifiche alla viabilità di fronte all’ospedale Santa Maria Annunziata, nell’area del nuovo parcheggio, per realizzare la nuova pista pedociclabile senza soluzione di continuità. Così come viene richiesta la sistemazione, a carico di Autostrade, del cancello di villa Pedriali.

 
Viene invece richiesto di rivalutare l’installazione della barriera fonoassorbente prevista in via Peruzzi. La creazione di quest’ultima barriera ha dell’assurdo per impatto paesaggistico nei confronti dei residenti di via Peruzzi, nella parte alta dell’Antella: per intendersi, dall’incrocio per Borgo Petriolo e fino all’autovelox di via Peruzzi (altezza via Mazzini), il progetto prevede una seconda barriera di pannelli fonoassorbenti alti cinque metri, da costruire a ridosso della strada. Praticamente gli abitanti di Via Peruzzi, all’uscita della porta di casa, si troverebbero una muraglia di colore marrone corten che impedirebbe qualsiasi altra vista escluso il cielo e soffocherebbe le case, svalutandole e imbruttendo di gran lunga il paese. A tal proposito gli stessi cittadini antellesi interessati dalla nuova installazione si sono rivolti al Comune che, a sua volta, ha incluso la richiesta “a costo zero” ad Autostrade. Si chiede di non fare qualcosa, comportando un risparmio.
 
“Avrebbe un fortissimo impatto paesaggistico, a fronte di alcune riserve sulla sua utilità dal punto di vista della riduzione dei rumori. Il potenziamento della collocazione di nuovi alberi ad alto fusto in grado di schermare l’autostrada nel rispetto del verde è per noi la priorità”, concludono il sindaco Pignotti e l’assessore Frezzi.
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