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Tentato furto, possesso di droga e minacce ai Carabinieri con un coltello: arrestato a Firenze

 Un arresto in flagranza di reato per le ipotesi di estorsione, resistenza, violenza e minaccia Pubblico Ufficiale, aggravate dall’uso di armi, detenzione di eroina ai fini di spaccio.






Nel corso della mattinata di ieri, il Nucleo Operativo dei Carabinieri di Firenze ha tratto in arresto in flagranza di reato per le ipotesi di estorsione, resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, aggravate dall’uso delle armi, e per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio, un 30enne nigeriano.

In particolare, l’uomo alle 8:00 di mattina circa, in via Santa Caterina d’Alessandria, si sarebbe impossessato dello smartphone di un corriere, temporaneamente lasciato nell’abitacolo, poi dileguandosi. Successivamente, secondo quanto emerso sinora dagli accertamenti, avrebbe rivolto telefonicamente una richiesta di denaro alla vittima, pretendendo l’importo di 70 euro per riscattare il maltolto e minacciando ritorsioni qualora non si fosse presentata da sola al punto di incontro impostole, nei pressi di Porta al Prato.

Avvicinato dai militari del Nucleo Operativo di Firenze, che lo attenzionavano discretamente ed in maniera costante in abiti civili tra i numerosi passanti, il 30enne ha tentato di dileguarsi in bicicletta, venendo inseguito e definitivamente raggiunto in Piazza Vittorio Veneto ove ha opposto strenua resistenza, cercando ripetutamente di ferire i militari al volto ed alla gola con un coltello di 23 cm, nel vano tentativo di procurarsi la fuga.






Fermato e perquisito, lo stesso è stato altresì sorpreso in possesso di una dose di due involucri di 60 g circa di eroina. Lo smartphone, di cui nel frattempo si era disfatto per eliminare prove a suo carico, è stato recuperato e restituito alla vittima.
L’arrestato, già con precedenti e destinatario anche di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale emesso nel 2021, è stato associato alla casa circondariale di Firenze-Sollicciano.

Il procedimento penale nei suoi confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo, ove non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in suo favore.






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