Come fosse la seconda, anzi terza stagione di una serie attesissima: il Girone riaccende metaforicamente il proiettore e vi accoglie, nuovamente, in sala. Grazie ai volontari e alla fondazione Stensen, 150 posti per il vostro cinema di periferia.
L’odore di vernice fresca si fa più acuto avvicinandosi alla sala “Cerino” e preannuncia novità. C’è fermento dentro il Circolo l’Unione, porte fin qui chiuse di nuovo spalancate e curiosi che dal bar avanzano, si affacciano, chiedono: “Riapre?”.
La risposta, finalmente, è di quelle che non si dicono a bassa voce: si.
Ci siamo quasi, la data cerchiata in rosso è quella del 4 Febbraio 2024, ore 17:00.
“SI”. L’emozione di quell’espressione affermativa racchiude la fatica di un processo lungo, fondato sul volontariato e sulla ricostruzione necessaria dopo le ceneri lasciate dal covid19: su il sipario, il Cinema del Girone tornerà a proiettare film, proporre titoli, accogliere cinefili sulle poltroncine rosse. Non accadeva dal 2021, quando la riapertura post-pandemica non ebbe la necessaria spinta – di pubblico e volontari – per tornare ai fasti di una volta.
Oggi è diverso, lo si intuisce dalla voce pacata ma convinta del presidente Amerigo Magonio e dal supporto assicurato dalla Fondazione Culturale Stensen: sarà lei a gestire la programmazione del Cinema di via Aretina, strategico per gli abitanti fiesolani della Valle dell’Arno ma anche per fiorentini e pontassievesi che cercano comodità, parcheggio facile e una programmazione alternativa. Nella giornata di sabato 27 Gennaio, Michele e Giulia della Fondazione Stensen hanno incontrato i volontari del Girone, generazioni unite nella speranza di dar nuova linfa a cinema e circolo, fornendo loro le ultime nozioni per gestire cassa digitale, proiezione, sala.
La Fondazione Stensen coordina già il Cinema Astra, la sala di Fiesole e il Teatro Italia di Pontassieve, riqualificato pochi mesi fa. La nuova fermata al civico 24 di via Aretina è la garanzia che anche in quest’angolo pianeggiante di Fiesole si possa far cinema, arricchendo la comunità di un servizio culturale importante, trainante per ripopolare il circolo di persone, giovani, volontari.
Manca soltanto qualche dettaglio: le tende blu da lucidare e far risplendere, alcuni “rattoppi” alle sedute inusate da mesi, il muro bianco da animare con vecchi poster di film storici passati dal Girone. Accuratezze che renderanno la sala ancor più accogliente, di un’intimità propria dei piccoli cinema di periferia che diventano patrimonio di ogni affezionato: sarà orgoglioso Marcello Lippi, per tutti “Cerino”, ex presidente del Circolo legatissimo ai destini della sala, alla quale è intitolata lo spazio cinema.
La storia
Scavando nelle tracce della storia, assieme al presidente Amerigo, abbiamo scoperto che il Cinema al Girone esiste addirittura dal 1948. Ha gli stessi anni della nostra Repubblica.
Ottant’anni più tardi, ogni circolo di periferia, un tempo fulcro vitale della comunità, sta affrontando un problema endemico e annoso: il ricambio generazionale che stenta a realizzarsi. Il Girone non ha fatto eccezione, causa pandemia e una direzione precedente non oculata: prima delle chiusure forzate, allora ventenni gironesi si erano qualificati proiezionisti con l’ambizione di sviluppare una gestione della sala cinema interna al Circolo. Il progetto partì ma non arrivò. Oggi, qualche anno dopo, a rappresentare un nuovo passaggio del testimone verso il futuro ci sono altri giovani, tra i quali un trentenne che curerà la proiezione cinematografica e sarà il vostro “ciak” per trailer e film. E’ Il proiezionista, figura imprescindibile di ogni sala: anche lui, ovviamente, gironese doc.
Programmazione e il primo film in sala
Il primo film della nuova era, domenica 4 febbraio alle ore 17:00, sarà “Anatomia di una Caduta”, film drammatico di Justine Triet che ha vinto la Palma d’Oro a Cannes 2023. Per l’occasione il biglietto costerà eccezionalmente 6 euro, ci sarà anche un piccolo buffet di benvenuto e il Presidente Amerigo Magonio accoglierà con un saluto di buon auspicio i presenti.
Al Girone le primissime visioni arriveranno con qualche giorno di ritardo e oltre alle ultime uscite si prediligeranno titoli inediti, una filmografia più ricercata, cineforum e eventi culturali specifici. Sarà una sala viva, sicuramente aperta nel weekend: venerdì, sabato e domenica, con la possibilità di legare la visione di film al ristorante del Circolo, magari con formula pizza+cinema a prezzi scontati.
In questa fase iniziale ci sarà da prendere le misure e capire orari e giorni migliori. Possibile anche una proiezione feriale, con un giorno infrasettimanale dedicato al cinema: la Fondazione Stensen, che ha espresso parere favorevole su quest’ultima opportunità, si occuperà anche della promozione online e di fornire materiale cartaceo da affiggere in bacheca. “Carta canta”, ricorda Michele di Stensen, e nelle nostre piccole sale di periferia ogni dettaglio – anche la locandina dalle tinte anacronistiche – può fare la differenza.
E’ davvero tutto pronto, adesso.
Stabilita la data, scattata la foto di gruppo e conclusa la formazione, è l’attesa di beckettiana memoria a prendersi la scena. Protagonista ma soltanto per qualche giorno. Poi, dopo anni di appannamento, anche l’insegna “CINEMA” che si arrampica sulla facciata del palazzo potrà sprigionare nuova luce: per uno spazio che non muore, c’è sempre una comunità che prova a rilanciarsi.
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