La calma apparente sembra terminata nel quartiere uno, zona di San Jacopino dove la notte scorsa, fra sabato e domenica, sono state colpite due auto che hanno ricevuto il servizio di spaccata al finestrino con tanto di razzia all’interno. A raccontarlo è il Presidente del Comitato Cittadini Attivi di San Jacopino Simone Gianfaldoni: “E’ andata peggio all’auto di via Cimarosa, dove è stato asportato un PC portatile, occhiali di marca, i documenti della vettura e dalla bauliera ed hanno asportato anche un borsone con indumenti personali compreso libri di medicina.
Un brutto risveglio domenica mattina anche in via Galliano: stessa sorte è toccata ad altra vettura in sosta mentre stamani, lunedì 28 ottobre, specchietti rotti su via ponte all’Asse…una situazione fuori controllo
Continuano poi i bivacchi molesti a suon di musica ed alcol dei soliti soggetti in piazza san Jacopino ovviamente indisturbati; i cittadini denunciano lo spaccio pesante lungo la ciclabile dove persone si fanno di eroina con tanto di siringhe usate per l’endovena, lasciando a terra tutto l’occorrente per il buco. Piste di cocaina nel giardino dei bambini (o quello che doveva essere) di via Galliano e spaccio con tranquillo scambio e assaggi sui tavoli da parte di vari soggetti che stazionano sul posto…e il pusher che arriva con la bicicletta
Tra gli episodi incriminati anche risse continue, ed il degrado che avvolge il giardino con personaggi che usano la fontana per lavarsi, lavare i panni, stenderli alla recinzione; insomma una situazione vergognosa per chi assiste a tutto questo. Le varie problematiche che affliggono il rione vengono costantemente segnalate a chi di dovere ma non vediamo risposte concrete, siamo stanchi di sentire sempre parole parole parole…vogliamo i fatti e risposte per la nostra sicurezza nel quartiere
Chiediamo un tavolo settimanale con le Istituzioni e le Forze dell’Ordine per segnalare i fatti e ricordiamo che i Cittadini sono le sentinelle H24 dove viviamo e lavoriamo e le opportune segnalazioni possono essere utili alle Forze dell’Ordine per intervenire in modo mirato.”