Non scatterà dal 24 aprile il blocco della circolazione per i veicoli diesel euro 5.
Dai primi di Giugno, però, potrà scattare il protocollo del Comune di Firenze e della Regione Toscana che predispone alcuni divieti, limitati al tratto dei viali tra piazza Beccaria e piazza della Libertà, che saranno introdotti in modo progressivo.
Se la media delle concentrazioni medie giornaliere di biossido di azoto supererà nel periodo gennaio-aprile 2023 l’82% del valore medio del periodo gennaio-aprile dell’ultimo quadriennio (2019-2022), si attiverà con decorrenza dal 1° giugno 2023 la limitazione al transito dei veicoli diesel euro 5 immatricolati dal 2009 fino al 2011 nell’area corrispondente ai viali di circonvallazione e alle strade ad essi afferenti. Ulteriori blocchi scatteranno dal primo settembre per i veicoli immatricolati fino al 2014 e dal primo novembre per tutti i diesel euro 5. E’ stato anche previsto un piano di incentivi per quasi 12 milioni di euro che riguarderà l’acquisto di mezzi meno inquinanti.
L’obiettivo è il rispetto del valore limite annuale di 40 µg/m3 di biossido di azoto.
I diesel euro 5 immatricolati a Firenze sono 19.564 su un parco auto di circa 200 mila. Di questi saranno interessati dalla prima fase degli eventuali divieti in circa 500, dalla seconda fase in 800 e infine in 350: sono infatti 30 mila le auto che passano in quel tratto giornalmente, di cui il 56% dei fiorentini, e solo una parte limitata sono diesel.
“Non stiamo intervenendo per un ‘vezzo’ ambientalista – ha spiegato l’assessora regionale Monia Monni – ma per tutelare la salute delle persone, perché sono ormai note le correlazioni tra certi inquinanti e problemi alla salute pubblica. Le misure messe in atto su Firenze non solo saranno progressive e ponderate, ma verranno accompagnate da un pacchetto da 10 milioni di incentivi per il ricambio dei mezzi più inquinanti, pubblici e privati, per potenziare il trasporto pubblico e la mobilità dolce. Vogliamo risolvere il problema ma limitando il più possibile il peso economico su cittadine e cittadini”.
Gli incentivi
E’ stato anche previsto un piano di incentivi per quasi 12 milioni di euro che riguarderà l’acquisto di mezzi meno inquinanti.
“Lavoreremo con le categorie e le rappresentanze alla definizione sia dei bandi per gli incentivi che delle eventuali ordinanze – ha detto l’assessore Giorgio -, per concordare assieme le deroghe, che dovranno salvaguardare chi risiede e chi lavora in quelle zone. Dopo il primo incontro con le categorie, che ringrazio, abbiamo avanzato una serie di richieste al Ministero, come il poter incentivare anche l’acquisto di auto usate, l’acquisto di auto nuove anche diesel e benzina euro 6 e altre richieste per il ricambio dei mezzi da lavoro. Sono state accolte con interesse e adesso aspettiamo una risposta formale su questo. Insieme alla Regione abbiamo anche chiesto al Ministero un aumento delle risorse governative a supporto di famiglie e imprese”.
“L’avviso per comprare auto meno inquinanti che ha ancora due milioni di euro a disposizione scade il 30 giugno e ne rifaremo altri. Il confronto con le associazioni di categorie è importantissimo perché è stata l’occasione per affrontare il tema dei mezzi d’opera o comunque per i veicoli utilizzati dagli artigiani per la loro attività”.