Clamoroso verdetto della Corte Sportiva di Appello: il Grosseto si aggiudica il tre a zero a tavolino sulla Sangiovannese dopo il famigerato caso delle porte troppo basse. Ribaltato il verdetto del primo grado di giudizio, emesso due settimane fa, che aveva invece regolarmente omologato l’1-1 maturato sul campo valdarnese. I maremmani si prendono i tre punti e salgono a quota 36, uscendo, a tre giornate dalla fine, dalla zona playout che li ha accompagnati per buona parte di questa travagliata stagione. La Sangiovannese di Firicano invece scende da 40 a 39 punti, +4 sulla zona rossa.
La storia, divenuta arcinota in tutta Italia, risale a un mese fa. Lo scorso 19 marzo, nel prepartita di Sangiovannese-Grosseto, il portiere maremmano Nannetti aveva notato che la porta in cui si stava scaldando era più bassa del previsto, sollecitando l’intervento degli addetti al campo per misurare l’altezza della traversa. Mancavano quasi dieci centimetri in effetti rispetto alla misura regolamentare: e allora via di vanghe e zappe per “rialzare” in modo artigianale le due porte di casa. Il risultato? Un cratere nei dintorni delle linee di porta: la gara si era comunque giocata, con il risultato finale di 1-1. Ma il Grosseto non era rimasto soddisfatto del modo di “colmare” l’altezza delle traverse da parte della Sangiovannese, per questo aveva depositato reclamo attraverso il proprio legale Mattia Grassani.
Un reclamo inizialmente rigettato e ora invece accolto favorevolmente dai giudici sportivi. Chiusa parentesi su un caso decisamente curioso, durato un mese intero.