Il Sole 24 Ore presenta l’indagine “Qualità della vita 2021”: in cima alla classifica Trieste, seguita da Milano e Trento.
La nuova mappa del benessere premia il Nord-Est con sette province in top ten.
Tra le grandi città, in risalita Roma (dal 32° al 13° posto) e Firenze (dal 27° all’11°). Bari (71ª) guadagna una posizione, Napoli (90ª) ne guadagna due.
L’indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori, di cui 28 aggiornati al 2021. Per la prima volta presente l’indice di Qualità della vita delle donne, che misura la geografia dei divari di genere, dove eccelle Treviso.
La 32ª edizione della storica indagine sulla Qualità della vita nelle province italiane, pubblicata lunedì 13 dicembre dal Sole 24 Ore, premia Trieste, già salita negli ultimi due anni al quinto posto della graduatoria annuale. Nella classifica 2021 il capoluogo giuliano conquista anche il primato nell’indice tematico di «Cultura e tempo libero», arriva seconda in «Affari e lavoro» e quarta in «Ambiente e servizi». Sul podio inoltre torna Milano, dopo la scivolata fuori dalla top ten nel 2020 per effetto del Covid, e Trento resta solida al terzo posto.
L’indagine, come ogni anno, scatta una fotografia del Paese attraverso 90 indicatori statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero. Tra questi, ci sono 28 parametri aggiornati al 2021 (alcuni addirittura a settembre-ottobre scorso) e una decina di “indici sintetici” (cioè che a loro volta aggregano più parametri): quest’anno la storica indagine del Sole 24 Ore consente di focalizzare in particolare come sta andando la ripresa post pandemia – grazie ad un’analisi fatta su 20 dei 90 indicatori, per i quali è stata anche considerata la variazione rispetto all’anno precedente – e quali sono i divari territoriali, di genere e generazionali che ancora persistono, analizzati attraverso gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani e anziani, che premiano le province con il miglior contesto di vita per fasce di età, e l’indice della Qualità della vita delle donne, presentato oggi per la prima volta, che misura la geografia dei divari di genere.
Le province lombarde ri-conquistano tutte diverse posizioni rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Sondrio. Nel 2020 la regione, più di altri territori, era stata particolarmente penalizzata dall’impatto dell’emergenza sanitaria, misurato ad esempio dal crollo del Pil pro capite in seguito al lockdown e dai dati sanitari (mortalità e contagi in primis).
Perdono terreno le province dell’Emilia Romagna, penalizzate – tra l’altro – dal numero di denunce per tipologie di reato in «Giustizia e sicurezza» e nei due indici del clima (che sintetizza dieci parametri climatici, dalle ondate di calore agli eventi estremi) e dello Sport e Covid (che misura l’impatto sui campionati sportivi e gli eventi annullati).
Stabile nelle ultime posizioni, quasi a confermare l’urgenza degli investimenti del Pnrr in arrivo per ridurre i divari, il Mezzogiorno. Crotone ultima, come lo scorso anno, anticipata da Foggia e Trapani che scivolano sul fondo. Su novanta indicatori le ultime posizioni sono popolate in ben 57 casi da province del Sud o delle Isole. E le prime province non del Mezzogiorno che si incontrano, partendo dal fondo e salendo verso l’alto, sono Latina (83ª) e Frosinone (82ª), seguite a poca distanza da Imperia (77ª).
Tutti i risultati saranno accessibili e scaricabili online su qualitadellavita.ilsole24ore.com con mappe interattive e pagelle per ogni città.
