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PAGELLE / Questa partita non s’aveva da fare. Poi s’è fatta e la Fiorentina trova 3 punti fondamentali

Il posticipo per la scomparsa di Papa Francesco. Una serie di problemi logistici che hanno portato la Fiorentina a rimanere a Cagliari per due giorni. Il forfait per motivi personali di Moise Kean. Questo partita non s’ha da fare, né stasera, né mai. Poi però la partita si gioca e la Fiorentina ottiene una bella vittoria su un campo dove nei 46 precedenti era uscita a bottino pieno soltanto in altre 7 occasioni. Una vittoria che consente ai viola di restare a 3 punti dal quinto posto della Juventus e a 4 dal quarto del Bologna, ma soprattutto che questa squadra può vincere anche senza la sua stella più luminosa. Contro il Cagliari finisce 1-2 per la Viola.

De Gea 5,5: non perfetta la respinta sul cross di Luvumbo che finisce sui piedi di Piccoli, per il resto viene poco impegnato.

Pongracic 6,5: buoni interventi e spunti anche in avanti. Il VAR lo salva da un possibile calcio di rigore su un contatto inesistente con Luvumbo.

Marì 6: salta a vuoto in occasione del gol di Piccoli ma cresce con il passare dei minuti e alla fine, nell’assalto conclusivo dei padroni di casa, è un vero e proprio muro.

Ranieri 6,5: ormai il battibecco con gli avversari è d’obbligo. Questa volta tocca a Viola prendersi a male parole con il capitano gigliato, che tra i tre dietro è anche oggi il migliore. Bene anche in fase offensiva, quando nel primo tempo trova un bel corridoio per Fagioli che mette nel mezzo un pallone insidiosissimo sul quale però è provvidenziale Luperto.

dall’81’ Comuzzo S.V.

Dodo 6: anche lui non perfetto in occasione del gol, dove lascia troppo spazio a Luvumbo per crossare indisturbato. Sfortunato nel primo tempo quando un tiro a botta sicura trova la respinta di un centrale avversario, si rifà nella ripresa con l’assist al bacio per la testa di Beltran.

Fagioli 5,5: ancora una partita sottotono, guarda caso la terza di fila dopo quelle incommentabili parole di Ministri e presunti tali. Rialzati ragazzo, questa squadra ha bisogno della tua qualità.

dal 63′ Richardson 6: continua a mostrare un buon momento di forma. anche oggi ottimo ingresso in cui guadagna un giallo su Piccoli.

Cataldi 6: quando c’è da mettere in ghiaccio il risultato la sua presenza è fondamentale. Solito contributo in cabina di regia.

Mandragora 6,5: ha il piede caldo e si vede, provando a calciare da tutte le posizioni. Al 15′ prova su punizione dalla distanza trovando un palo che gli strozza l’urlo in gola. E’ la scossa che serve ai suoi per rimettere in piedi una sfida che fino a quel momento era un monologo rossoblù. Dai suoi piedi arriva l’assist per il pari di Gosens.

dall’81’ Folorunsho S.V.

Gosens 7: e chi se non lui? Maestoso leader caratteriale sempre presente nel tendere una mano quando le cose stanno precipitando. Torna titolare dopo un problema al ginocchio che ha scelto di curare a fine stagione: riscatto, fascia di capitano, via intitolata e pure un gusto di gelato in suo onore.

dal 63′ Parisi 6: lotta come può e regge qualche pallone pesantissimo sul finale di gara.

Gudmundsson 6,5: molta più verve e intraprendenza rispetto alle ultime uscite. Gli manca ancora qualcosa in fase realizzativa, come quando si lascia ipnotizzare da Caprile da buona posizione, ma un passo decisamente in avanti per l’islandese.

Beltran 7: solita gara di sacrificio, tutta corsa e pressing, come solo un bravissimo mediano sa fare. Poi, quando meno te lo aspetti, ecco le tracce di centravanti che ci sono nel Vikingo: svetta di testa su Zortea e batte Caprile con un perfetto pallonetto che vale tre punti d’oro.

dall’86’ Zaniolo S.V.

All. Palladino 6,5: costretto a fare a meno di Kean, la Fiorentina ha una partenza horror dove subisce per 10 minuti le costanti folate offensive del Cagliari, bravo a sbloccarla con Piccoli e sfortunato in occasione del palo di Zortea. Il palo di Mandragora è serve da scossa per una squadra che da quel momento prende in mano il pallino del gioco e trova prima il pareggio con Gosens e poi la rete del vantaggio ad inizio ripresa con Beltran. Finale leggermente in apnea ma alla fine sono tre punti cruciali nella corsa all’Europa via campionato. E a fine aprile la sua Fiorentina è ancora una delle poche squadre in corsa su due obiettivi. Forse questo qualcuno tende a scordarlo…

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