C’è un secondo arresto per l’aggressione che al concerto dei Subsonica al Mandela Forum di Firenze costò la vita allo spettatore Antonio Morra l’11 aprile 2024. Nelle ore scorse è finito ai domiciliari un dipendente di una ditta esterna, incaricata dello smontaggio del palco dopo lo spettacolo: è accusato di lesioni pluriaggravate dal concorso di persona e dalla minorata difesa della vittima.
Quella sera, durante il concerto del tour “Realtà Aumentata” della band torinese, un uomo – Antonio Morra, appunto – aveva ricevuto un colpo in testa che ne aveva causato la caduta mentre era sulle scale di servizio esterne (dove si era recato per fumare) e successivamente la morte.
Per la morte di Morra, 47enne che viveva a Pistoia, venne già arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale Ibrahimi Senad, anche lui facchino della stessa ditta. Il colpo fatale per causare la morte dello spettatore, secondo quanto ricostruito dalle indagini e in base ai primi esiti dell’autopsia, sarebbe stato sferrato da Senad. Tuttavia, altri approfondimenti hanno stabilito che mentre Morra cadeva a terra venne anche colpito dal facchino che adesso è stato messo agli arresti. Nel video delle telecamere di videosorveglianza, utilizzato per le indagini, si vedono dipendenti della stessa ditta – contraddistinti da pettorina blu – circondare la vittima.
Chi era Antonio Morra
47 anni, originario di Potenza, Antonio Morra era padre di tre figli di cui due dalla seconda relazione, e da circa 15 anni viveva a Pistoia dove lavorava come magazziniere in una ditta di smistamento pacchi di Calenzano.