Articolo a cura di Lorenzo Ciabattini
Il quartiere “vecchio” di Novoli (considerando nuova la parte del San Donato, ndr) non ha pace. E no, non ci stiamo riferendo ai piccoli – seppur frequenti – episodi di microcriminalità (spaccio, utilizzo di sostanze stupefacenti en plein air, vandalizzazione di muri di palazzi e condomini, per non parlare di alcune ‘scazzottate’ notturne fra pusher di zona). Bensì del progetto di rifacimento del mercato di via del Giardino della Bizzarria.
“Mercato di via Giardino della Bizzarria imbizzarrito”, avevano polemizzato, con non poca ironia, i consiglieri di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e Giovanni Gandolfo e i consiglieri del Quartiere 5 Cristina Menci e Franca Innocenti lo scorso 14 gennaio, in merito al mancato trasferimento del mercato rionale – spostatosi poi soltanto a febbraio. Ma dei lavori nella piazza nemmeno l’ombra. La giunta del Comune di Firenze – a fine 2023 – aveva dato il via libera al rifacimento della piazzetta, prevedendo una rigenerazione urbana che aspetta da tanto tempo. La piazza – per chi non fosse assiduo frequentatore di Novoli – è sottostante alle nuovissime palazzine popolari, venute alla luce con anni e anni di ritardo rispetto al cronoprogramma. E lì, la polemica non aveva avuto eguali per quanto concerne il Q5.
Gli alloggi popolari di via Torre degli Agli
Per quanto riguarda via Torre degli Agli, si parla infatti della vicenda annosa che è durata oltre dieci anni (88 alloggi popolari nuovi costruiti dopo aver abbattuto i vecchi) con lavori che invece avrebbero dovuto durare tre anni: “Ci è stato confermato che per 15 appartamenti la consegna è prevista in ritardo entro la fine dell’anno (2024, ndr), perché uno dei lavori non era stato fatto bene”. A denunciarlo era stato, lo scorso ottobre, Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra progetto comune. Finalmente, da qualche mesetto, le luci degli appartamenti sono state accese dai nuovi abitanti, con i traslochi ancora in corso.
Adesso, quel “triangolo della discordia”, fra il giardino di via Lippi e Macia (spesso sede di spiacevoli episodi di degrado per il quartiere), i nuovi palazzoni di via Torre degli Agli appunto e la chiesa nuova di S. Maria a Novoli, anch’essa costruita ex novo, intorno al 2009, si macchia di un altro capitolo.
Il mercato rionale
Facciamo chiarezza. Il mercato rionale si è spostato, dopo un piccolo, seppur breve, ripensamento, davanti alla Mercafir, dove ogni mattina ora prende luogo. Così come è stato per una trentina d’anni nella sua sede originaria. “Come amministrazione ci siamo mossi per individuare interventi per restituire la centralità alla piazza e al suo mercato – aveva sottolineato l’allora assessore alla mobilità Stefano Giorgetti -, un tema molto sentito anche dai cittadini. Si tratta di un progetto riqualificazione molto atteso che non si limita al recupero dell’area mercatale, ma grazie alla realizzazione della nuova copertura, sull’esempio di quella del mercato delle Cure, nelle ore in cui non saranno presenti i banchi, potrà ospitare incontri ed eventi“.
Questo nel novembre del 2023. Ci sono voluti poi 15 mesi solo per lo spostamento del ‘mercatino’. Ma l’investimento è stato tutt’altro che irrilevante. I costi per la copertura incidono: il Comune di Firenze – attraverso il proprio sito – fa sapere che l’importo totale per l’intervento è di 1,8 milioni di euro. Ma nella piazza, ad ora, nessuna comunicazione in merito all’inizio dei lavori.
Insomma, il quartiere e i suoi abitanti aspettano notizie quanto prima, in attesa di scoprire quando avranno realmente inizio i lavori di riqualificazione. Intanto, c’è una sola certezza: che i venditori ambulanti si sono trasferiti nei pressi del Mercato Ortofrutticolo, in una posizione comunque strategica – all’interno di una piazzetta/parcheggio solitamente vuota anche di giorno – nel controviale di viale Guidoni. Ma torniamo in via della Bizzarria.
Questa è la zona in cui dovrebbe sorgere la copertura del progetto. Una piccola area, sotto ai palazzoni nuovi di pacca e in fondo alla piazzetta del mercato, che accoglierà una struttura di vetro trasparente. A seguire un rendering del progetto:
Per il resto, posti auto contrassegnati e in generale un abbellimento di una piazzetta che la notte – né tantomeno il giorno – non rappresenta proprio il luogo ideale di ritrovo dei Novolini.
Per ora, dunque, è nuova vita soltanto per i residenti in zona, già consci del fatto che, dopo aver aspettato un decennio i propri appartamenti, dovranno attendere chissà quanti altri mesi per la riqualificazione dell’area sottostante. La data di inizio dei lavori – ricordiamo – non è stata ancora resa nota dal Comune. Non resta altro che da aspettare, dunque, e nell’attesa goderci lo “spettacolo” di palazzine, i cui lavori di costruzione avevano alzato un vero e proprio polverone. Però, guardate che “bellezza” adesso…
