Notizie in Tempo Reale dal Territorio

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

“Non esultare troppo, ti strappi” e Prosperi trascina l’Affrico: “Che bello un gol a 42 anni”






Nel tabellino della gara di ieri giocata fra Affrico e Dicomano non noterete dettagli strani, probabilmente. Gara valida per il Girone B di Promozione, i biancazzurri di Campo di Marte la spuntano due a zero fra le mura amiche, gol di Prosperi e Papini. Eppure… Prosperi? Quel Prosperi? Quello lì. Ma non aveva smesso, non faceva il dirigente? In teoria lo ha fatto. Poi l’amore per il profumo del campo ha avuto la meglio. Insomma, quel diavolo del centrocampista classe ’80, dopo aver traghettato da protagonista l’Affrico alla vittoria del campionato di Prima Categoria, ha deciso di continuare a giocare anche in Promozione. E ieri, nella prima giornata del nuovo campionato, l’ha sbloccata lui.

Un gol che poi è un gran gol, quello di Cristian Prosperi: corner corto verso di lui, numero quattro di contenimento e geometria, che abbandona i panni da tessitore e indossa quelli di artigliere. Botta terrificante di prima intenzione dai venticinque metri, nulla da fare per il portiere avversario.

Che gol, caro Cristian. Uno che a 42 anni lancia ancora queste lavatrici verso la porta avversaria stupisce compagni e addetti ai lavori: E mi prendono pure in giro, i compagni. Appena ho fatto lo scatto per esultare mi hanno fermato: ti strappi, non ce la fai, mi hanno detto….”

L’abbraccio coi compagni dopo la rete del vantaggio: l’Affrico sigla l’1-0 poco prima dell’intervallo






Perchè in effetti non tutti i giocatori di quarantadue anni regalano questi gol.

“Me lo godo senza troppa pressione. Mi diverto a giocare con la consapevolezza che saranno le ultime partite della mia carriera”.

Aspetta, perchè queste ultime parole le abbiamo già sentite. E poi ti abbiamo ritrovato in campo.

No, stavolta è vero. Sarà il mio ultimo anno da giocatore, nessun ripensamento”.

Il gol è uno schema che provate spesso, in allenamento.

“Sì, ci lavoriamo molto. Tra l’altro Rocco (Benvenuti, nuovo acquisto biancazzurro, ndr) mi invitava anche a non andarci, su quella palla. Mi fa: “lascia stare, fallo crossare”. Ci abbiamo riso insieme dopo”.







E’ il gol più emozionante della tua carriera?

“Non so se sia il più emozionante di sempre, ma sicuramente va in Top 3. Inaspettato, soprattutto: c’erano tanti ingredienti che hanno reso la partita speciale, compreso il foltissimo pubblico in tribuna. Pensare di regalare la prima gioia in campionato a 42 anni di fronte ai tifosi di casa, nella prima gara della storia dell’Affrico in Promozione, è una gran bella sensazione”.

L’ultimo anno, dicevi. Potrebbe essere una stagione tutt’altro che banale, quella del tuo addio al calcio giocato.

“E’ un Affrico interessante, sì. Abbiamo tanta qualità e ci siamo arricchiti di tecnica con i nuovi acquisti. Io dico di aspettare con fiducia: se siamo bravi a giocare da squadra e remare nella stessa direzione possiamo divertirci per davvero. Vedo che anche i nuovi giocatori sono molto intelligenti, mi danno grande fiducia. E il mister mi piace parecchio: una scoperta positiva”.

Ecco, mister Tognozzi. Cosa vi ha chiesto prima di scendere in campo?

“Il mister ci aveva chiesto una gara anche sporca, se necessario, ma di centrare un risultato positivo. Venivamo da due sconfitte in Coppa con la Rufina, dovevamo dimostrare che in campionato siamo un’altra cosa. Non avremo forse giocato una partita bellissima, ma è venuta fuori la prestazione che serviva”.

Torna in alto