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Next Generation Fest, non chiamateci scansafatiche! La Generazione Z e il valore della “normalità”






Così come il tema dell’aborto deve essere trattato dalle donne, e non da una sfilza di uomini in papillon (in ricordo della pungente critica mossa qualche anno fa dalla serie animata statunitense “BoJack Horseman”), così per parlare di giovani e futuro servono le voci e le testimonianze, appunto, dei giovani. 

Il messaggio sembra essere arrivato chiaro e forte e la giornata di sabato 5 novembre pare averlo dimostrato. Il Teatro del Maggio di Firenze ha infatti ospitato l’iniziativa Next Generation Fest, organizzata dalla Regione Toscana dedicata alla Generazione Z. Una platea di giovani ha popolato il teatro dalle 10 fino alle 23, vedendo susseguirsi sul palco artisti, influencer, mentors e istituzioni che hanno spaziato dai talk alle performance live, da speech ispirazionali a momenti di puro divertimento.

La giornalista Veronica Maffei e l’inviato de Le Iene e speaker radiofonico Nicolò De Devitiis hanno accompagnato il giovane pubblico all’interno di un viaggio fatto di storie, speranza, idee ma soprattutto tanta voglia di rivendicare l’idea di una Generazione Z che non è la scansafatiche di cui tutti parlano. 

Tra gli oltre 60 ospiti la giornalista Cecilia Sala, l’atleta Paralimpica Ambra Sabatini, il giovane musicista Matteo Romano e il Content Creator oramai simbolo di fiorentinità Wikipedro hanno parlato di temi come Innovazione, Sostenibilità, Digitale, Cittadinanza, Europa, Inclusione e Creatività.






Lo hanno fatto portando sul palco la loro personale storia per stimolare i giovani davanti a loro a provarci se mossi da una reale passione, ma anche per dimostrare che quella narrazione dei giovani che ne parla solo male è una fiction che non solo non è basata su fatti reali, ma è anche estremamente ancorata al passato, distante dalla volontà di guardare al presente.

A supporto di questa nuova concezione di giovani e futuro è stata essenziale la presenza di Bernard Dika, il più giovane dirigente della Regione di sempre; a 24 anni è infatti il Portavoce del Presidente della Regione Toscana e sul palco ha dimostrato a tutti che scardinare pregiudizi logori è possibile, e lo ha fatto alternando le storie di giovani influencer, personaggi rinomati a quelle di giovani…e basta.

Bernard Dika è arrivato sul palco con un vasetto di miele in mano:

«Eccellenza non è soltanto chi si laurea in tempo e col massimo dei voti; quella è UNA eccellenza. Ma Eccellenza è anche Matteo – dice Bernard, alzando in aria il vasetto di miele che ha con sé – che ha prodotto questo miele. Matteo a 17 anni ha abbandonato la scuola, e per un periodo della sua vita si è perso. Poi è venuto a sapere che la Regione Toscana offriva altri percorsi, ha iniziato un corso gratuito e adesso ha un Diploma professionale di giovane agricoltore e un posto in un’azienda di vino e olio».






La presenza di Bernard Dinka è stata dunque indispensabile per far comprendere a tutti i giovani presenti che avere un sogno è importante tanto quanto vivere e che, con impegno e passione, si possono fare grandi cose.

Ma, attraverso i suoi “intervalli di normalità”, Bernard ha anche valorizzato la ricchezza del “comune”, dell’”ordinario”, sottolineando che non è necessario puntare all’essere famosi per raggiungere i propri sogni.

Volti, storie, idee e divertimento sono stati gli ingredienti principali di questa giornata all’insegna della riaffermazione della Generazione Z!

 

Next Generation Fest

 

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